Intervista a Blinded By Yellow Sunbeams
Benvenuto su System Failure. Ci parli del tuo progetto musicale? Come è nato? Racconta tutto per bene…
Il progetto BBYS nasce nel 2010. L’anno prima aveva visto la luce il quarto album del mio progetto precedente, At The Funeral Of My Violet Rabbit, dal titolo “La Bellezza Del Perder Tempo”. Dopo aver utilizzato quel progetto e quel disco nello specifico per vomitare la mia bile acida sul prossimo avevo bisogno di vedere uno spiraglio di luce. Dopo aver toccato il fondo avevo bisogno di risalire. Con l’aiuto di Massimiliano Borghesi, già bassista dei Butterfly Collectors e attualmente in forze agli inglesi Captain Wilberforce, ho fatto il primo passo lungo il sentiero creando “Level Up”, il primo album.
Come è nata in te la passione per la musica?
Non sono mai stato una persona molto comunicativa, almeno non nel senso più comune del termine. Avevo bisogno di un vettore attraverso il quale veicolare i miei pensieri e le mie sensazioni. Mi sono imbattuto nella musica e l’ho fatta mia. I primi esperimenti in questo senso li ho fatti tardi a dir la verità, verso i quattordici anni. Prima ero solo un ascoltatore.
Come prendono forma le tue canzoni. Ci parli del processo creativo alla base?
Alla base di ogni canzone c’è un’idea, un’immagine o una sensazione da richiamare. Ma dal lato compositivo lascio molto al caso. Mi metto alla chitarra o alla tastiera e inizio a suonare. Se creo qualcosa di interessante provo a capire se questa scintilla si potrà concretizzare in una canzone finita.
Su System failure abbiamo recensito il tuo album dal titolo “The Heart Denied”. Come è nato? È stato difficile registrarlo? Qualche aneddoto da raccontare?
The Heart Denied è la naturale evoluzione del precedente Sadness HD. Volevo creare un album più estremo, sia dal lato Industrial che da quello Pop. Tutti i lavori che hanno permesso la creazione di questo album si sono protratti per ben tre anni, principalmente per problemi legati alla quotidianità ma anche perché avevo bisogno di trovare il suono che cercavo. Mi sono avvalso dell’aiuto dell’immancabile Massimiliano Borghesi, di Valentina Munaro, di Fiore Lazzerini e di Matteo Bognolo. Una particolarità di questo album sta nel fatto che tutte le registrazioni si sono svolte durante il giorno in un lasso abbastanza breve di tempo, mentre la maggior parte del lavoro in studio, come mixaggio, editing e mastering, si è svolto la notte con la co-produzione a cura di Fabio Zinchelli del Palo Alto Studio a Trieste.
Quale è la tua traccia preferita di questo album, quella alla quale sei più legato?
Avendo il disco due diverse anime non posso esimermi dall’eleggere Negative e The Heart Denied come mie tracce preferite, che per me rappresentano il compendio perfetto per l’album. Sono legato ad entrambe a filo doppio, per motivazioni uguali e contrarie allo stesso tempo.
Ci parli della cover di questo album?
Ho sempre curato personalmente le cover per BBYS. Anche in questo caso, come per i precedenti lavori, ho voluto creare un simbolo che riassumesse a grandi linee l’idea di fondo dell’album. Un cuore negato, nel senso più poetico del termine.
Quale è la tua massima ambizione come artista? Dove ti vedi tra 5 anni?
Non ho un punto di arrivo. Cercherò sempre di migliorare il modo in cui esprimo le mie sensazioni attraverso la musica, ma questa ricerca non avrà mai fine. La perfezione, nell’essere umano, non esiste. Come artista, e come persona, tra cinque anni spero sarò riuscito a migliorarmi.
Con quale artista indipendente vorresti collaborare?
Mi piacerebbe avere la possibilità di lavorare con Andrea “Vadrum” Vadrucci. Nell’ottica di registrare nuovamente certe canzoni degli album precedenti, per creare un album “definitivo” di BBYS, vorrei lui fosse il responsabile della batteria.
Su quale palco italiano o straniero vorresti tanto suonare?
A dir la verità nessuno. Non ho mai considerato la possibilità di suonare dal vivo con nessun mio progetto. Ho una quantità limitata di energie e al momento preferisco usarle per creare nuova musica o aiutare altri artisti ad esprimersi.
La tua musica ha a che fare con Trieste? Se la tua musica fosse una città quale sarebbe? E se fosse un quadro?
Tutto quello che faccio subisce l’influenza, nefasta per lo più, della mia città. Trieste può essere un posto bellissimo ma al contempo un terreno putrido nel quale l’anima sprofonda. Un po’ come la mia musica, dolce e aggressiva allo stesso tempo. Se dovessi scegliere un quadro per rappresentare la mia musica sarebbe “Campo Di Grano Con Volo Di Corvi” di Van Gogh. Una scelta banale forse, sicuramente non quello che preferisco di più in assoluto, ma il significato contrapposto tra il paesaggio inondato di sole e il nefasto volo dei corvi, presagio di morte, credo si sposi bene con la mia idea artistica.
Per finire, puoi dirci dove trovare la tua musica e le tue info?
Certamente. Potete ascoltare e acquistare tutta la discografia di BBYS sulla pagina Bandcamp all’indirizzo https://yellowsunbeams.bandcamp.com seguire la pagina Facebook https://www.facebook.com/blindedbyyellowsunbeams o il profilo Instagram https://www.instagram.com/blindedbyyellowsunbeams/ . Inoltre tutti gli album sono ascoltabili in streaming su Spotify.