Intervista a  BIOSCRAPE

Benvenuti sulle nostre pagine html. Potete presentare la vostra band ai nostri lettori?

Per noi è un grande piacere!! Nasciamo a Biella provincia in Piemonte nel Giugno 2006, in studio abbiamo realizzato un demo, un promo, un ep e quattro album. Abbiamo preso parte a tour Europei ed extra Europei e suonato in svariati contesti tra festival e locali, principalmente del nord Italia. Nel corso degli anni abbiamo affinato la line-up fino a ottenere quella ottimale e attuale formata da V alla batteria,  Jack alla voce e Simo alla chitarra e che si occupa anche delle parti di basso.

Perchè il groove metal e non altri generi?

Perché catalogare in un solo genere la nostra musica è effettivamente difficile, veniamo da sempre accostati a tanti generi e a tante band ma noi suoniamo semplicemente la musica dei Bioscrape!!. “Groove” puo’ contenere molte influenze come il nostro sound quindi quando ci chiedono una catalogazione usiamo “groove” o “alternative groove” o ,semplicemente ” metal” più facile :).

Come nascono le vostre canzoni? Parlateci del processo creativo alla base…

Sinceramente non abbiamo sempre uno schema fisso, ci sono delle idee che ognuno di noi porta e che si valutano e sviluppano insieme. A volte Simo scrive diversi riff di chitarra e, dopo una prima scrematura, vengono jammati con V per valutarne l’effettivo funzionamento….formata la struttura di base si inserisce poi jack che cuce le linee vocali, ma puo’ succedere tranquillamente che una parte nasca da un groove di batteria o da una linea vocale. L’arrangiamento effettistico viene creato e sviluppato da tutti insieme e poi ognuno di noi si occupa di arrangiare il proprio strumento andando a definirlo quando proviamo tutti insieme.

“Hell or reality”, il vostro ultimo disco appena uscito. Di cosa parlano le canzoni?

Come tutti i nostri album anche questo è un concept-album e tratta le tematiche della dipendenza da dispositivi tecnologici, dai social e della distorsione della realtà in cui ci si imbatte sempre più spesso. Abbiamo trattato aspetti anche psicologici legati a questi temi come ,ad esempio, la cattiveria “facile” che si puo’ scatenare on-line.

Quale è la canzone che preferite di questo disco?

Non abbiamo una preferenza volevamo scrivere nove singoli e dalla prima all’ultima e secondo noi sono tutte delle bombe!! Tanto è che abbiamo deciso che dal vivo la nostra scaletta le prevede tutte esattamente nell’ordine del disco!

Cosa rappresenta l’artwork del disco?

Rappresenta il marciume dell’inganno e della finzione che molto spesso si nasconde dietro a una tastiera, l’inferno che può sembrare realtà e viceversa. Volevamo un artwork(in foto subito sopra) d’impatto utilizzando foto vere che V ha realizzato utilizzando vermi vivi che andavano ovunque in sala prove!!! Il risultato secondo noi è strepitoso con l’utilizzo del bianco e nero e sfruttando l’effetto lucido del digipack.

“Hell or reality”. Quali sono le differenze con i vostri dischi precedenti?

Secondo noi questo lavoro trasmette esattamente ciò che volevamo e cioè che siamo una band matura e pronta per responsabilità e palchi importanti. I lavori precedenti hanno contribuito molto ad aiutarci a trovare la nostra dimensione definitiva come line-up, identità sonora e immagine. Noi tre siamo davvero una cosa sola, infatti la svolta definitiva è stata proprio la scelta di rimanere un trio e non cercare un quarto elemento e nel disco tutta questa solidità e compattezza crediamo sia evidente.

Quale è il filo rosso che unisce tutte le vostre canzoni?

C’è sempre il concept generale del disco che fa da collante tra un brano e l’altro. In questo lavoro volevamo che i ritornelli fossero cantabili dal pubblico ma rimanendo però molto potenti e coerenti con il resto e crediamo di aver centrato in pieno quest’obiettivo non semplice.

In un mondo in crisi climatica, geopolitica e sanitaria quale è il ruolo della musica?

Secondo noi potrebbe e dovrebbe avere un ruolo importante ma, ultimamente, stiamo assistendo a molte difficoltà di ripresa perché sembra ci sia un ambiente che fa fatica a gestire queste situazioni e questo non fa che ledere l’ambiente e ripercuotersi poi sulla cosa più importante che è il pubblico. Siamo fiduciosi però che si possa creare più spazio per nuove proposte anche in contesti importanti, perché solo così, secondo noi, ci sarà davvero la possibiltà di una ripresa con nuovo entusiasmo. Ci sono tantissime band di talento con molta voglia di emergere che faticano a trovare spazio e farle suonare con grandi nomi sarebbe un enorme un’aiuto alla musica, certo che bisognerebbe risolvere problemi come: favoritismi,c onoscenze varie e del pay to play.

Su quale palco in particolare vorreste suonare?

V: i miei sogni da quando ho iniziato a suonare Red Rock Amphitiater e Download festival
J: Wacken e il Live Club
S: Copenhell e il Fabrique

Con quale band o artista vorreste collaborare?

V:Decapitated/Mudvayne/Korn (ma cene sarebbero un infinità!!!)
J:Slipknot/Korn/Hatebreed
S:Devin Townsend/Dimmu Borgir/Ozzy Osburne

Qualche album che ha lasciato un segno indelebile nella vostra memoria?

V:”God Hates Us All” -SLAYER- “Arise”-SEPULTURA- “Cowboys From Hell” -PANTERA-“Nightfall In The Middle Earth” -BLIND GUARDIAN- “Iowa” -SLIPKNOT-

J:”Iowa” -SLIPKNOT-“Follow The Leader” -KORN- “Perseverance”-HATEBREED “Immotalized”-DISTURBED-“Toxicity”-SYSTEM OF A DOWN-

S:”Far Beyond Driven” -PANTERA-“Sacrament”-LAMB OF GOD-“Ride the Lightning”-METALLICA-“Reign in Blood”-SLAYER-

Per finire, potete parlarci dei vostri progetti futuri?

Fare più concerti possibile (nonostante le difficoltà del periodo) per cercare di arrivare sempre più in alto, attualmente stiamo pianificando un tour in Nord Europa per la primavera 2023. Dopo aver trovato un’etichetta con cui lavoriamo alla grande ora siamo alla ricerca anche di un management che creda “davvero” nel progetto lavori onestamente e bene per spingere la band al livello che vogliamo, perché adesso siamo davvero consapevoli di quanto valiamo…ascoltare (sopratutto dal vivo) per credere!!!. STAY FUCKING SCRAPE!!!