Intervista a Anthony Bock

Benvenuto sulle nostre pagine html. Come è nata questa idea di collaborare con Frank Tidone? Come vi siete conosciuti?

Io e Frank ci siamo conosciuti per caso alla New Reel Records, durante la registrazione del brano “Freedom is an illusion”. Lui era lì, per la progettazione di un suo progetto discografico. Ad un certo punto, il mio produttore Claudio Poggi, gli ha chiesto di ascoltare questo mio brano, gli è piaciuto tantissimo al punto tale di imbracciare la chitarra ed iniziare ad eseguire “note contrappuntistiche” sulla struttura armonica del brano. Attivata la registrazione su una nuova track, Frank esplode tutta la sua creatività, eseguendo un assolo ineguagliabile sulla seconda parte del brano, in cui tutt’ora rappresenta la classica “ciliegina sulla torta”. Da quel momento, siamo diventati grandi amici, e collaboriamo anche per nuovi progetti futuri. Mitico Frank.

“Freedom is an illusion”: la musica per descrivere la realtà, tra musica elettronica, classica ed influenze rock. Come avete concepito questa idea invece?

Questa idea è nata dal desiderio di volere unire vari elementi che contraddistinguono la mia personalità artistica. La melodia nata al pianoforte in stile contemporaneo, un “overture” in stile Debussy (mio compositore preferito), e l’arrangiamento elettronico definito da varie influenze e stili… a questo punto, il gioco è fatto!

Hai imparato da autodidatta per le tastiere. Ci racconti qualcosa di questo tuo “apprendistato”?

Si, la mia forza e/o caratteristica, sicuramente è pervenuta dalla curiosità… la mia ambizione è stata sempre quella di essere un musicista completo e non selettivo; proprio per questo non mi sono mai fermato, ed ho iniziato a sperimentare, studiare in maniera autonoma lo strumento elettronico, approcciandomi in maniera differente al pianoforte e ai diversi stili compositivi.

Vincitore del premio “Massimo Troisi” nell’ambito della kermesse “I suoni di Massimo”, durante la manifestazione “Ariano International Film Festival”, come leggo dal comunicato stampa. Cosa hai provato a ricevere questa onorificenza?

È stato davvero emozionante ed inaspettato. Tutto è nato dalla partecipazione a questo Festival come ospite l’anno precedente… l’organizzatore, incuriosito dalla mia performance, mi invitò a scrivere una composizione inedita da presentare nella nuova edizione, ricevendo importanti consensi da parte della produzione e dal direttore artistico. Non pensavo di vincere, assolutamente!!! Quando la conduttrice Barbara Clara annunciò il mio nome come vincitore, rimasi impietrito… al ritiro di questo bellissimo premio, ho ricevuto numerosi consensi anche da personaggi del cinema e della televisione.

“Freedom is an illusion” nasce dalla riflessione sull’attuale guerra in Ucraina e le sue conseguenze. In effetti siamo in un mondo dove alla crisi climatica si è aggiunta prima la crisi sanitaria e poi la crisi geopolitica. Quale è il ruolo della musica in questo mondo?

Il ruolo della Musica è quello di regalare emozioni che raggiungono l’anima. Ci aiuta a rasserenarci ma anche a riflettere, spesso ci porta a confrontarci con noi stessi, con i nostri sentimenti, ad esprimere gioia e ad affrontare momenti bui. È anche un mezzo per socializzare, condividere con altri momenti, esperienze, emozioni. Inoltre, credo fortemente che quest’Arte meravigliosa, ha una funzione educativa e sociologica che non va dimenticata. Specie in questi momenti particolari, in cui essa, potrebbe essere “l’arma vincente “per mettere da parte odio, rancore e il rifiuto del confronto.

Anthony Bock si definisce un Musicista Creativo…Puoi commentare queste parole?

La creatività è alla base del mio essere musicista: nello specifico, è il connubio tra gli studi acquisiti nel tempo e l’esperienza, il gusto e la tecnica per la realizzazione di un’opera, una performance live, ecc.… uno spirito libero in grado di suscitare emozione, remando nel verso opposto… a volte nutro il bisogno di rompere le regole per ottenere la massima originalità, ma con la giusta consapevolezza e padronanza dei miei strumenti e del mio approccio creativo nell’esecuzione stessa.

“Freedom is an illusion” farà parte della colonna sonora di un documentario di prossima uscita. Ci puoi dare qualche anticipazione?

Il brano sarà la colonna sonora di questo documentario, accompagnerà delle immagini molto forti ed intense, ma ovviamente, al momento, non posso svelare ancora i dettagli relativi al documentario in questione.

Per finire, saluta i nostri lettori e parlaci di un tuo sogno nel cassetto….

Saluto i lettori di System Failure e li ringrazio anticipatamente per l’attenzione di questa bella intervista.
Il mio sogno nel cassetto? Beh, si sta già realizzando con la materializzazione di questo nuovo progetto discografico. Inoltre, confesso di esser diventato ambizioso… proprio per questo, aggiungo di voler esportare queste mie composizioni oltreoceano e magari esibirmi davanti al pubblico delle grandi occasioni, magari nella “GRANDE MELA”. Questo progetto per me è un nuovo inizio.

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https://www.instagram.com/anthonybock6/