Intervista a Ami

Benvenuta su system failure. Come è nata in te la passione per la musica?

Ciao 🙂 è nata probabilmente insieme a me. Canto da quando ero piccolina, i miei genitori mi raccontano diversi aneddoti in merito. Infatti presero la scelta di iscrivermi ad un coro.

Come nasce una tua canzone? Puoi parlarci del processo alla base?

“Rompere il silenzio” nasce dall’esigenza che lo stesso titolo spiega. Filo conduttore con il mio primo brano “LA MASCHERA”…

Chi sono i tuoi miti musicali?

I miei miti, nonché quelli dei miei genitori, sono del tutto italiani. Mina, Battisti, Mia Martini e tanti altri anche più attuali.

“Rompere il silenzio”. Di cosa parla questa tua canzone?

I testi sono autobiografici e racconta del mio bisogno di raccontarmi. Racconta il momento preciso in cui si diventa consapevoli di avere una persona a nostro fianco, finalmente prendiamo coraggio e iniziamo a raccontarci. Ci apriamo, accogliendo il “noi” senza troppa paura.

Ci parli anche del video di “Rompere il silenzio”? Dove è stato girato? Ci sono anche dei ballerini? Raccontaci tutto per bene…

Il video è stato girato da Saverio Pizzichemi (Savana movies) e abbiamo sfruttato due diverse location: una è una sala completamente vuota allestita da un solo proiettore, era puntato su di me ed i ballerini (Amedeo Monzo e Paolo Spalice) diretti dal coreografo Michele Lanzeroti, il quale ha realizzato una coreografia per l’occasione. Il proiettore serviva per riprodurre le onde del mare. Le stesse vengono interpretate dai ballerini, come se realmente mi trovassi tra le onde, infatti abbiamo fatto del body-painting su di loro. La seconda location è la spiaggia di Anzio, località balneare romana. Abbiamo scelto le ore oro per girare le ultime scene della giornata. Per far nascere tutto questo ci siamo ispirati alla prima parte del brano in cui dice “qui sulla riva a guardare il mare”.