Intervista a Alis Vibe

Benvenuta su system failure. Ci puoi parlare del tuo percorso artistico fino a qui?

Dunque il mio percorso artistico fin qui.. dovrei scrivere 60 pagine ma cerco di riassumerle in poche righe partendo dal fatto che probabilmente ho iniziato a cantare quando ho iniziato a parlare! Il mio strumento principale è sempre stato la mia voce sin da piccola, ho cominciato a studiare canto a 14 anni e da quel momento in poi ho capito ancora di più il potenziale che c’era e che potevo sviluppare. Ho sempre avuto insegnanti privati con i quali ho fatto percorsi differenti ma che in qualche modo mi facevano scoprire sfumature sempre diverse, persino la lirica! Ho avuto anche momenti abbastanza difficili, poiché le mie corde vocali presentano un’asimmetria che inizialmente vivevo come un ‘problema’, come un qualcosa che mi limitava, che non mi faceva cantare come ‘gli altri’. Poi ho capito che era proprio quell’asimmetria il mio punto di forza e che io come ‘gli altri’ non avevo intenzione di cantare! A 15 anni inizia il mio viaggio nella musica live, con una band meravigliosa che è diventata famiglia e con la quale ho condiviso momenti unici tra eventi e serate pop rock. A 21 anni ho cominciato a cantare in contesti più acustici, più soul e folk, con note di blues. Nel frattempo il mio viaggio è sempre stato accompagnato dalla necessità più profonda di scrivere, scrivere e scrivere. Ho sempre scritto testi, che magari nascevano come pensieri e poi diventavano canzoni, o magari rimanevano pensieri. Questo succede ancora, ogni giorno, di questo viaggio artistico, il mio bisogno di scrivere è dominante, mi piace trasformare le emozioni in parole e poi in musica. Il legame che sento con la musica d’oltreoceano è sempre stato forte e caratterizzante nel mio percorso artistico sino a qui. Ho sempre pensato di voler raggiungere il mondo intero con la mia musica, perché quando hai un messaggio, una storia vera da voler condividere, è inevitabile volerlo fare con più persone possibili. Questo è il motivo per il quale scrivo in inglese, non scelgo di farlo, è il mio spirito creativo a guidarmi. Così è nata “Welcome Home” che ha aperto le porte del mio mondo artistico e ha urlato a tutti ‘Ecco a voi Alis Vibe’ . Il progetto artistico che ho cominciato ha una forte identità, che ho deciso di marcare ancora di più con “Shake This World” e che ambiziosamente spero di poter portare il più lontano possibile.

Come è nata in te la passione per la musica?

È nata insieme a me, il 12 agosto di qualche annetto fa 😀 Ho sentito amore incondizionato per la musica sin da quando ero bambina e cantavo alle recite a scuola, alle feste coi parenti, alle manifestazioni locali.. mia mamma mi racconta ancora oggi che quando avevo 3 anni mi ricordavo a memoria le sigle di tutte le pubblicità, per non parlare delle infinite ore immersa nei Disney movies a cantare ogni singola canzone !
La musica è suono, il suono è energia, l’energia è vita. Dunque, music is my life!

Letto questo dal comunicato: “Autrice di tutti i suoi testi, inizia poi a comporre con l’ukulele, strumento che rende la sua produzione originale e un po’ fuori dal comune”. Ci parli del processo creativo che è dietro ogni tua canzone?

Il processo creativo che c’è dietro ogni mia canzone è imprevedibile. A volte parto dai testi, ho delle parole fighe e decido di metterci sotto degli accordi. Ma spesso succede anche che sono nello stream of consciousness insieme al mio ukulele e sento un giro che mi piace, lo ripeto, se mi piace ancora comincio a improvvisarci sopra delle parole, che poi diventano frasi, che poi prendono forma. Poi faccio un piccolo rec col telefono e il giorno dopo lo riascolto. Se mi piace ancora.. è amore! Quando sento che quelle emozioni con quegli accordi hanno il potenziale giusto per diventare una canzone, in quel momento comincio a fantasticare nel mio mondo su cosa sarebbe figo aggiungere, dove riempire, dove svuotare, con quali altri strumenti potrebbe diventare una hit!

“Shake This World”. Ci parli della genesi di questo progetto musicale? Di cosa parla il testo?

Questo pezzo nasce dentro di me un anno fa, era lì, nella mia testa, volevo urlare al mondo ‘sono libera’ e volevo che il mondo intero lo urlasse con me. Così io e Fausto ci prendiamo un giorno di studio per ascoltare, riflettere, interpretare quello che avevo in mente. Dopo un paio di settimane torno in studio, sento l’arrangiamento, ci guardiamo: è lui. Shake This World. Un inno alla libertà, intesa come totale distacco dal condizionamento, in una condizione di osservazione che ci permette di esprimere noi stessi senza nessun giudizio, perché siamo lontani da ciò che ci limita, perché siamo LIBERI di essere noi stessi, in ogni forma, in ogni veste, nudi. La storia è proprio legata all’acquisizione di questa consapevolezza.

“Welcome Home” e “Shake This World”. Quale è la differenza tra questi tuoi singoli?

“Welcome Home” è la ripartenza, la riscoperta di noi stessi a partire dall’essenza, “Shake This World” è l’esplosione di questa vera, pura essenza dalla quale siamo ripartiti per manifestare al mondo intero la nostra libertà, la nostra voglia di esprimerci a pieno senza condizionamento.

Fausto Cogliati. Come è stato collaborare con lui?

Fausto è una persona straordinaria. Collaborare con lui genera momenti unici e magici, con Fausto ho cominciato un viaggio basato sulla contaminazione artistica reciproca, sull’intesa primordiale che sta alla base di un progetto artistico reale, spontaneo, che vuole far breccia nel cuore di tutti coloro che ascolteranno la mia musica. Il potenziale creativo è una fonte inesauribile, Fausto mi ha accompagnata in ogni angolo di questo luogo fantastico per conoscerne tutte le sua sfumature e farne tesoro.

“Alis Vibe considera suoi “Maestri” artisti come Johnny Cash, Tracy Chapman, Janis Joplin, Dolly Parton, Bob Dylan, Etta James, per arrivare ai più moderni Joss Stone, Amy Winehouse, Shania Twain, Miley Cyrus”. Insomma tanta roba. Cosa deve avere un artista per entrare tra i tuoi preferiti?

Deve cantarmi le parole della sua storia, deve farmela visualizzare e arrivare dentro il cuore della mia anima. Lì sento l’imprinting, la connessione, il brivido istintivo. Succede tutto in 2 secondi.

Per te la musica è ragione di vita?

Ops ho risposto sopra anche a questa 😀 Aggiungo che lo è proprio perché è lo strumento più forte e potente che ho per donare me stessa al mondo e per condividere tutto l’amore che ho dentro, tutta la mia essenza.

Oltre la musica che arti preferisci?

Yoga, per me è un’arte meravigliosa: l’arte del respiro sincronizzato al movimento e allo stesso tempo al nostro cuore. Lo yoga, esattamente come l’arte, è libertà di espressione. Mi piace anche disegnare, dipingere e ballare eh 😛

Se la tua musica fosse un libro, un quadro o una città?

Libro : L’alchimista – Paulo Coelho
Quadro: La Liberté guidant le peuple – Eugène Delacroix
Città: L’Avana – Cuba

“Alis Vibe è energia positiva” si legge pure dal comunicato. Quanto è importante essere positivi in un mondo in crisi climatica e sanitaria?

Essere positivi è fondamentale, è la base su cui si poggia la fortezza più importante per ognuno di noi: la nostra vita! Ed è proprio coltivando un approccio positivo che possiamo affrontare ogni esperienza, ogni momento con forza, pro-attività e coraggio. Questo discorso si amplifica in un periodo così ‘strano’ e diverso come quello che stiamo vivendo ora. La natura ci manda chiari segnali, l’universo ci sottopone a test continuamente, tutta questa ‘crisi’ ne è la prova. Positività uguale amore uguale più cura verso noi stessi e verso tutti e tutto ciò che ci sta intorno.

Per finire, saluta i nostri lettori e trasmetti le tue vibes positive pure a noi….

Hey amici di System Failure vi mando un’onda energetica di musica, amore e folle armonia che possa rompere il timore del giudizio e le catene del condizionamento. Siamo LIBERI, CORAGGIOSI E UNICI e possiamo essere tutto ciò che vogliamo come meglio vogliamo.

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