Holy Shire – il loro album “The Legendary Shepherds of the Forest”

Tra folk, epic metal, power metal ed heavy metal “The Legendary Shepherds of the Forest” degli Holy Shire. Questi i generi toccati e fusi insieme con tanta maestria. Si nota uno storytelling ed un songwriting tanto curati. Le voci che si avvicendano mano mano e si affiancano alla lead vocalist conferiscono tanta ricchezza all’album. Non mancano momenti di canto lirico, infatti, che sono proprio elegiaci. Forse si poteva osare di più con le orchestrazioni che comunque risultano buone.

Di certo di livello internazionale l’album che va ascoltato come fosse un’unica canzone per la sua grande capacità narrativa dovuta non solo ai generi messi in campo ma anche a questo songwriting eccelso espresso. Il riffing è degno di nota, come non notarlo. Degni di nota anche gli arrangiamenti ed alcune parti di flauto che rendono il tutto prezioso e magico. “Ludwig” è fiabesca e mi ha tanto impressionato: uno delle migliori dell’album per la sua splendida evoluzione e dinamica. “At the mountains of Madness” è elegiaca, rapisce l’ascoltatore. Parole simili possono essere usate per la titletrack dove pure qui possiamo apprezzare una dinamica notevole.

“The gathering” è stupenda per i suoi riffoni pesanti, per il suo carisma, per il suo essere arrembante. Un pezzo che di sicuro non passa inosservato. Un pezzo che risulta anche una cavalcata sonora. Insieme a questa metterei “Inferno”, un vortice sonoro al quale è difficile resistere. The lake è davvero una mazzata per come parte: un uragano inarrestabile!

Insomma un disco ben fatto da ascoltare con tanta concentrazione per apprezzare le tante sfumature sonore riconducibili ai vari generi musicali che sono stati messi insieme. Un disco di alto livello da proporre all’Italia come all’estero perché gli Holy Shire sono davvero una forza della natura a mio parere!