Hollow Echoes – Hollow Echoes ep

E’ uscito l’omonimo EP degli Hollow Echoes, disponibile su tutti i digital store. L’EP è composto da quattro brani di cui uno già pubblicato come singolo in aprile, “Your smell was the drug”. Il brano nel giro di pochissime settimane ha raggiunto 15000 streams su Spotify e altrettante views su Youtube.

I quattro brani sono una finestra sul mondo e sullo stile musicale degli Hollow Echoes. Quasi senza volerlo, ogni brano gira attorno al tema del tempo. Il tempo inteso in tantissime forme diverse come ad esempio divinità, isolamento forzato, apatia oppure come arco temporale.

In “Your smell was the drug” si parla della fine di una storia d’amore e si ripercorre con l’ascoltatore tutto l’arco temporale attraverso i momenti belli e brutti. “Counting the days ” ricrea con strumenti e sound differenti la confusione, la paura e la delusione che l’autore ha vissuto durante il primo lockdown. “So many hours” parla della apatia e della paura che il tempo ci scorra tra le mani. Infine, ma non meno importante, abbiamo “If you’re Kronos (You suck young blood)” anche qui si parla del tempo come entità divina che divora tutto.

Recensione dell’ep:

Beat marziale/industrial per l’esordio dell’opener “Your smell was the drug. Ci sono pure bassi tanto duri, invalicabili. Poi il cantato di A. Martina Farinola si impone con tanto carisma. Anche il basso tanto prorompente nel pezzo in alcuni passaggi. Il tutto risulta una sorta di psych rock elettronico tanto vibrante, tanto pulsante. A tratti si sconfina pure nel trip hop. Il sound è pazzesco, pompato a manetta, da schiantare le casse e da schiantarti al muro, un sound tanto ben congegnato, stratificato. A tratti mi viene pensare a qualcosa dei Garbage. Non mancano pure passaggi noise. Mi viene da pensare a Nine inch nails per quel beat iniziale.

Si prosegue con “Counting the days” con questo vibrafono inquietante ed altro beat marziale. Sempre tanto loudness da parte di questa band. Anche qui per alcune impressioni electro mi viene da pensare a Nine inch nails, dei Nine Inch Nails contaminati da qualcosa alla Portishead. Vorrei azzardare psych rock elettronico progressive per definire il sound della band. Questi climax poderosi sono difficili da sostenere e mi trema il petto e la mente si sente come violentata….Che emozioni stupefacenti provoca questa band difficile da etichettare…Follia ragionata messa in musica… “Counting the days” verso il finale ci delizia con dei bridge electro progressive alla Emerson lake and palmer…

Segue “So many hours” con questa tastiera iniziale ed altri refrain magnetici/ipnotici. A. Martina Farinola è terribile/stupenda, che caspita di cantante mi viene da esclamare!! Evoluzioni progressive arricchiscono il pezzo con variazioni a go go e il tutto risulta tanto fiammante con un solo di chitarra strepitoso. Composizione ed esecuzione davvero buone in questa band come pure il songwriting. Dal punto di vista tecnico(mix, master e produzione sonora) il tutto sembra eccellente, è stato fatto un ottimo lavoro. Il suono è tanto nitido. Il tutto finisce con “If you’re Kronos (You suck young blood)” con il suo incedere altalenante ed effusioni psych rock incredibili.

Finalmente una band che tiene lezioni di cattiveria sonora! E per questa band inventiamo un nuovo tipo di apologia dopo le nostre abituali apologie dello sporco(grunge et similia). Ebbene apologia della cattiveria sonora…. Questa band è terribilmente cattiva, sfrontata, sfacciata dal punto di vista sonoro e a noi non può che piacere a pazzi! Su system failure amiamo chi vuole provocare il “system failure mentale”, amiamo la sperimentazione e le persone che nelle vene si “sparano” la musica tutti i giorni…..Amiamo le persone che fanno musica come se stesse per finire il mondo perché stanno arrivando i cavalieri dell’apocalisse magari in discesa da un “Black hole sun”(Soundgarden)…

Hollow Echoes mette insieme industrial, progressive, trip hop, psych rock e lo fa in modo ingegnoso e superbamente stimolante. Questi pattern sonori in contrasto sono da visibilio…queste armonie e melodie trovate mi stupiscono/colpiscono tanto…Hollow Echoes è da santificare sull’altare “blasfemo” della musica indipendente “scostumata” e finalmente “nuova”…Avete presente quando demolirono il muro di Berlino a martellate? Loro demoliscono i limiti dei vari generi musicali che hanno adottato e fuso nello stesso modo…..

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