Giovanni Dal Monte / LA JOVENC : il 20 ottobre esce “Mater”

Giovanni Dal Monte aka La Jovenc è un poliedrico musicista, compositore e video artista attivo dalla fine degli anni ’80, indubbiamente tra i più apprezzati e stimati della nostra avanguardia anche in virtù di un network di importanti collaborazioni internazionali. Dagli anni ’90 ha inizio la sua produzione solista, tra colonne sonore per cinema e televisione, oltre a rifacimenti musicali di vecchi classici del cinema muto.

Materè il nuovo disco in uscita il prossimo 20 ottobre: il lavoro consiste nella trascrizione di partiture midi di musica rinascimentale (Da Palestrina, De Pres, Ockeghem, Taverner, Encina, Lemlin etc) attraverso un processo che, se fosse pittura, sarebbe serigrafico, alla Warhol. Dopo aver lavorato con campioni di musica classica in precedenti lavori, qui sono le macchine a “riscrivere” le partiture in tempo reale. Infatti la riproduzione è affidata solamente ai sintetizzatori. Assegnando le partiture ai synths loro riscrivono in maniera insolita ed efficace le armonie rinascimentali in qualcosa di nuovo, e intercambiabile all’infinito.

Ed una estetica nuova è espressa dalle antiche partiture. Il lavoro consiste soprattutto in una organizzazione teorica e pratica delle tracce. L’artista è intervenuto suonando gli strumenti ma ha cercato anche di lasciare alle macchine il compito di produrre il risultato, mettendosi nella posizione di osservatore / ascoltatore (per quanto possibile).
Poi ha aggiustato, ritoccato ciò che il “retino serigrafico” (la partitura) prevedeva. Inoltre il processo è ripetibile in infinite forme diverse, proprio come succede per la stampa, e l’intenzione è quella che chi volesse chiedere le partiture le possa poi trasformare a sua volta secondo le sue preferenze. L’unico brano che non segue questa logica è “Heaven’s grace”, registrata anni fa, unico brano cantato per giunta.

BIOGRAFIA
Giovanni Dal Monte aka La Jovenc è un musicista , compositore e video artista italiano che ha iniziato la sua attività alla fine degli anni ottanta, collaborando con artisti di sperimentazione e avanguardia. Negli anni novanta ha iniziato la sua produzione solista, concentrandosi inizialmente su colonne sonore per cinema e televisione, oltre a rifacimenti musicali di vecchi classici del cinema muto.

Ha portato nei teatri “Nosferatu” di F.W.Murnau (1998) e “Lulù, il vaso di Pandora” di G.W.Pabst (2005), due classici del cinema espressionista rimusicati con sue composizioni originali. Nel 2006 ha vinto il PAI (Premio Avanguardia Italiana) al MEI e nel 2007 ha vinto Live!Ixem (Musica elettronica sperimentale italiana) a Palermo. Ha diviso il palco con Murcof, Kangding Ray, Scanner e altri artisti internazionali di musica elettronica in festivals come Storung a Barcellona, Ixmae a San Francisco, Arspolis in Svizzera, Angelica a Bologna.

Da sempre molto interessato a tutta l’arte visiva, al cinema, al teatro e alla danza contemporanea, numerose sono i suoi contributi musicali e video per installazioni, performances ed esibizioni in diversi musei e gallerie (Il Cubo- Milano, L’archivolto-Milano, Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, CACT-centro arte contemporanea del Ticino, Museo Zauli-Faenza, ISEA2014 a Dubai) con artisti visivi e performers come Devis Venturelli, Al Fadhil, Pier Giorgio De Pinto, Nedo Merendi etc.

Autore dei contenuti visivi e musicali delle sue opere, nel 2010 una sua personale al CACT (Centro Arte Contemporanea del Ticino) in Svizzera, curata dal critico Giuseppe Carrubba, ha presentato i suoi lavori video dei primi anni. Nel 2015 una sua personale alla galleria Pomo Da DaMo a Imola, curata dal critico Luca Beatrice, ha presentato i suoi lavori recenti di video artista, con le sue produzioni e altre con prestigiosi collaboratori, primo tra tutti il regista Bruce LaBruce.

Nel 2016 gli viene commissionata un’opera video di dimensioni gigantesche proiettata per il Festival della Conoscenza a Udine, patrocinato dalla RAI. Ha composto musiche per teatro e danza (Jader Giraldi, Iris Dance Company, Loom Company etc), colonne sonore per la televisione (RAI, Sky etc) per pubblicità e per documentari, come “Polvere” sugli artisti Bertozzi e Casoni, e sempre per Bertozzi-Casoni “Dove, come e quando”, a Palazzo Te Mantova.

Nel cinema, tra le varie collaborazioni, sue sono le musiche di tre pellicole (“Otto or up with dead people”, “L.A.Zombie” e “Offing Jack”) del regista icona canadese Bruce LaBruce, a fianco di musicisti come Antony and the Johnsons e Cocorosie, films presentati ai Festivals del cinema di Berlino, Toronto, Locarno, Cannes, Sundance Festival etc.

Tra gli incontri con musicisti internazionali, Giovanni Dal Monte ha collaborato con la cantante dei Massive Attack, Nicolette. Gli Art Ensemble of Chicago hanno apprezzato le sue rielaborazioni dei loro classici, John Zorn ha elogiato il suo lavoro e Barry Adamson (che con Angelo Badalamenti ha firmato molte delle colonne sonore dei film di David Lynch) ha definito la sua musica “superba”.

«Blow Up», «il Mucchio Selvaggio» , “Rumore”, “Rockerilla”, «Beautiful Freaks» , “24/7 magazine”, “Is this music? magazine”, “Soundblab” sono tra le riviste che hanno recensito il suo lavoro, e le sue musiche sono state trasmesse da RAI-Battiti, RAI-Alza il Volume, Channel Four e altre radio in Europa e America. E’ stato distribuito dalle etichette WhiteLabel (UK), Storung (ES), Trepok (AU), Crippled Dick Hot Wax (DE) e PlanetOrigo(SV).

– Come Giovanni Dal Monte ha pubblicato “Sulla Natura Delle Cose” ( 2002), “Birds Make Love With Electric Ladybugs” ( 2004) , “Reforming the substance” (2013) e “Visible music for unheard visions” (2015).
– Come La Jovenc ha pubblicato “Lo-Fi Apocrypha” ( 2003), “The Opposite Of Orange” ( 2005), “Superanima” (2008) e “Perverse or polymorphous” (2011).