Giampi – Tu che ne sai?

Giampi è un musicista poliedrico che si avvicina al mondo della musica a soli 14 anni. La passione è così forte che inizia a suonare chitarra e piano completamente da autodidatta. Negli anni a seguire si avvicinerà anche al basso elettrico. Una volta presa dimestichezza con gli strumenti ha militato in un paio di gruppi.

Le classiche avventure di un giovane in cerca della sua strada. La parentesi band si chiude, ma la passione e la voglia di fare musica è sempre più forte.

Nel 2019 Giampi decide di rimettersi in gioco. Inizia così a lavorare in studio per un progetto da solista. Un intenso anno di lavoro in studio di registrazione scrivendo nuovi testi e componendo la sua musica. Finalmente nel 2020 esce “Sono sempre in ritardo”, il suo primo EP composto da quattro brani. Tra questi il pezzo “Non te l’ho detto mai” riscuote un gran successo, sfiorando i centomila ascolti in sei mesi.

Il 2021 si apre alla grande! Giampi viene invitato a Casa Sanremo e all’interno dell’evento SanremoLiveBox presenta il suo nuovo singolo “Tu che ne sai?”. Canzone che dai primi giorni di uscita è in rotazione su alcune web-radio.

Nei sui testi racconta esperienze di vita e affronta temi sociali, tutti in una chiave pop rock. Non mancano mai un velo di ironia e leggerezza. Elementi fondamentali della sua musica sono giri armonici di piano e assoli di chitarra che strizzano l’occhio alla musica elettronica.

Sempre pronto a sperimentare nuove sonorità Giampi continua a lavorare a nuovi brani in studio. Dal 2021 inizia una collaborazione con altri musicisti per trovare nuove idee e dare ai suoi testi un vestito sempre più calzante e consono al suo genere.

“Tu che ne sai?”:

Il 3 marzo è uscito “Tu che ne sai?”, il nuovo singolo di Giampi. Il brano pop rock è stato presentato al pubblico per la prima volta a Casa Sanremo all’interno dell’evento SanremoLiveBox.

“Tu che ne sai?” è un riassunto di questo anno trascorso tra quarantene, tamponi e incertezze. Giampi con ironia e leggerezza racconta come sia tutto instabile e come spesso ci atteggiamo a professori senza sapere di cosa stiamo parlando.

Il pezzo è come un discorso interiore, una presa di coscienza vicina alla filosofia di Socrate: “So di non sapere”. Giampi canta un concetto molto simile “Tu che se sai? Io che ne so?”, una domanda retorica la cui risposta è “Non sai nulla”.

Il brano è nato da quello che abbiamo vissuto nell’ultimo anno. La precarietà, e il fatto che da un giorno all’altro le nostre vite sono cambiate. Prima passeggiavamo per Milano, e poi chiusi in casa. Parla anche del fatto che tutti ci sentiamo troppo sicuri e diamo giudizi su quello che accade, senza sapere realmente ciò che commentiamo.Ho cercato di raccontare questo con leggerezza, sia con le parole sia con la musica. Perché credo che non bisogna mai prendersi troppo sul serio“, con queste parole il musicista descrive il proprio brano.

“Tu che ne sai?” si muove tra melodie pop rock che ricordano un po’ la prima decade degli anni 2000. Un sound allegro che ti fa ballare e allo stesso tempo ti fa riflettere. Il brano è nato nel pieno della pandemia, ma si presta perfettamente ad ogni periodo della nostra vita. Giampi ha creato una canzone in cui moltissimi di noi riusciranno a rispecchiarsi.

Recensione del singolo:

Giampi con “Tu che ne sai?” mette in mostra un electro-pop sbarazzino, spassoso. Refrain ipnotici che si ripetono, versi che pure si ripetono, un songwriting semplice e diretto grazie al quale si “sparano” invettive in modo soft e vellutato. Una sorta di rivisitazione di cose alla Lunapop, una rivisitazione in modo “irriverente e birichino” per colpire l’ascoltatore e mandare messaggi come aeroplanini di carta. Giampi sembra pure un po’ Elio e le storie tese, volendo.

“Tu che se sai? Io che ne so?” si ripete tante volte, una sorta di slogan musicale nell’epoca delle plurime verità che continuamente si sostituiscono le une alle altre. Divertissement musicale “Tu che ne sai?” ma non capriccio artistico fine a se stesso. Quindi, melodie ed armonie ovattate per esaltare “parole che sono importanti” come diceva Nanni Moretti in “Palombella Rossa”.