Flic floc – Caffeina

Con un coloratissimo videoclip il duo veronese riporta l’attenzione sull’ultimo singolo “Caffeina”, uscito il 14 febbraio per Cabezon Records.

Avete presente il caffè della Peppina che non si beve alla mattina? In questo video sembra che i due protagonisti ne abbiano fatto largo uso. Senza troppi “scherzi a parte”, il video di questa canzone vuole raccontare gli effetti della caffeina sulle persone attraverso una visione “iperbolante” della sostanza, vissuta in diversi momenti delle 24 ore. Il caffè, che sia un chicco, polvere o liquido, è solitamente indispensabile per la vita giornaliera di molte persone.

Per esasperarne la dipendenza che alcuni individui hanno nei confronti dello stesso, in questo video lo si paragona metaforicamente a delle sostanze stupefacenti e non: vi sfidiamo a riconoscerle!

Il caffè diventa così sinonimo di energia, creatività, movimento e irrequietezza: questi effetti vengono rappresentati nel video attraverso un climax ascendente limite all’estremo. Nelle immagini la colorazione contrastante e acida enfatizza la distorsione dell’effetto della caffeina. Anche la gestualità appare alle volte statica, alle volte esagerata, poiché il caffè rappresenta, nella nostra quotidianità, sia un momento di pausa che di eccitazione, necessaria talvolta per essere più svegli o più creativi.

Il videoclip è opera della regista mantovana Cristina Scollo ed è stato girato nello studio “Valeria Gelosioni Fotografie” di Rio Saliceto (RE).

“Caffeina” è l’euforia provocata da un caffè serale preso con la consapevolezza dell’insonnia che ne consegue. Da qui nasce tutta una serie di domande che solo di notte sembrano prendere forma, così proprio come il primo quesito posto all’inizio del testo.

Oltre a questo arriva la creatività frenetica che fa scrivere in maniera compulsiva; la voglia di dormire se ne va definitivamente, anche se rimane la consapevolezza del fatto che gli impegni del giorno dopo e la routine incombono. L’arrangiamento ha voluto rispecchiare l’irrequietezza del testo e l’effetto della caffeina stessa, sostanza stupefacente a portata di tutta la gente.

Recensione del singolo:

I Flic Floc questa volta ci portano tanta “caffeina” e brio nel loro nuovo singolo dalle sonorità dance floor e che si intitola appunto “Caffeina”. Refrain tanto ammalianti, atmosfere sonore distese e la bravura vocale di Ilaria Righi caratterizzano questo singolo tanto ipnotico, magnetico. Questa come altre canzoni della band dimostra che i Flic Floc posseggono una capacità di scrittura sia nei testi che nel songwriting davvero invidiabile per le altre band: loro sono la meteora brillante nell’indie italiano.

Con la società contemporanea, da qualche secolo ormai, abbiamo reciso quel “filo dorato” che ci legava a Dio e alla natura. Una volta reciso quel filo dorato abbiamo come un burrone sotto di noi, un vuoto incolmabile che non vediamo perché continuamente abbagliati dalla società dell’immagine e dei consumi. E’ il vuoto del postmoderno. Ed è proprio quel vuoto che sperimentiamo ascoltando questa canzone dei Flic Floc, il vuoto surreale onirico di un locale disco anni 80’, alla “San Junipero” di “Black Mirror” per intenderci. Non possiamo che perderci nel “vuoto” dei Flic Floc, una danza psico-tribale per i nostri sensi e per la nostra anima, un luogo immaginifico che riconosciamo come nostro, un luogo in cui scappare quando siamo troppo stanchi della “realtà simulata ed artificiale” nella quale viviamo ogni giorno.

I Flic Floc sono una coppia di cantautori e musicisti che amano fare esperimenti con la musica elettronica, un po’ come farebbe un chimico nel suo laboratorio. I loro testi parlano della loro vita quotidiana, e in fondo anche della tua.

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