>>Estetica Noir – Purity

Estetica Noir nasce nel 2013 come progetto new wave/rock, per mano del cantante-chitarrista-compositore Silvio Oreste e del bassista-arrangiatore Riccardo Guido. 2014: l’Ep omonimo di debutto, vede aggiungere al sound iniziale alcune contaminazioni elettroniche. Gli Estetica Noir sono essenzialmente una band live. Numerosi opening-act alimentano il seguito della band; tra le aperture più prestigiose, spiccano quelle per band storiche quali Christian Death e The Chameleons.

La band ha firmato un contratto biennale con l’etichetta Red Cat, per la promozione e la distribuzione a livello mondiale (tramite Audioglobe e The Orchard) del primo full-lenght Purity, uscito a Gennaio 2017. System failure ha ascoltato Purity con attenzione e quelle che seguono sono le nostre considerazioni a riguardo.

Non è difficile rintracciare nella musica di Estetica Noir influenze new wave, postpunk e dark. Le band a cui abbiamo pensato ascoltando la loro musica sono diverse: Siouxsie and the Banshees, Joy Division, The Sisters of Mercy, Killing Joke, The Cure, Depeche Mode. L’immaginario sonoro che offre questa band è alquanto oscuro e tenebroso e squarciato talvolta da lampi improvvisi che destano l’attenzione dell’ascoltatore. Spesso i nostri sfociano anche nell’electropop/synthpop con le loro impressioni sonore.

Hallows Trick e In Heaven portano la mente ai su citati The Sisters of Mercy. Plastic Noosphere, invece, ci ha fatto pensare a Siouxsie and the Banshees per alcuni passaggi, per altri a The Cure(non quelli più recenti, anzi). In Heaven è uno dei migliori pezzi di Purity a nostro giudizio con le sue linee sonore spesso ipnotiche. E’ un pezzo che richiama soprattutto i Killing Joke. Anche I hate è molto ipnotica con le sue spirali sonore alquanto avvolgenti ed ammalianti. Nelle ultime due tracce citate fanno capolino, ogni tanto, le influenze electropop/synthpop di cui abbiamo già fatto menzione. I hate, con alcune sue suggestioni sonore, ci ha suggerito i Joy Division.

Suicide walk è tanto atmosferica ed è un’altra perla di questo album. Ci porta in un universo alieno col suo minuto e mezzo. Anche Hypnagogia è piuttosto breve con le sue spirali sonore che fanno pensare a qualche pezzo di Vangelis. Polarized porta di nuovo la mente a Joy Division. Poi A dangerous perfection contiene “qualcosa” in stile Depeche Mode. Stesse parole possono essere usate per Deluxe Lies edition e You make life better. Da citare anche la splendida cover di I’m Not Scared di Eighth Wonder.

Il rock gotico che ci presenta Estetica Noir con Purity desterà di sicuro il favore di tanti nostalgici del new wave e nel dark stile anni ’80. infatti, Estetica Noir ha ben assimilato la lezione dei “mostri sacri” di queste sonorità. Estetica Noir porta tali sonorità nella contemporaneità fondendole con suggestioni electropop/synthpop di grande effetto.

Inoltre, notevole è l’apporto del cantato caldo e carismatico di Silvio Oreste, uno dei punti forza di Estetica Noir. Anche i suoi synth conferiscono tanto pregio al sound complessivo di questa band. I suoi compagni di viaggio poi fanno il resto e il tutto risulta davvero tanto stupefacente. Insomma, avete capito che Estetica Noir ha incontrato l’approvazione di questa webzine e gli diamo pure un voto per essere chiari e nitidi: 80/100.

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