Elysium – Labyrinth of Fallen Angels
Daphne Nisi(voce), Marco Monetini(basso), Christian Arlechino(violino), Flavio Lovisa(batteria), Marco Sinopoli(keys) e Simone Moratto(chitarra) formano gli Elysium, band symphonic metal da Roma-Orvieto. Il loro sound symphonic può essere accostato a quello di band come Whitin Temptation, Nightwish e Anathema. Qui parliamo del loro album “Labyrinth of Fallen Angels” che abbiamo avuto il piacere di ascoltare.
La prima cosa che salta agli occhi di questa band è la loro raffinatezza che è figlia di un’esecuzione stupenda e di una ricercatezza sonora maniacale oltre che di tanta padronanza della tecnica.
Il cantato carismatico di Daphne Nisi, a tratti di grande estensione vocale o di impostazione lirica, le orchestrazioni, il violino di Christian Arlechino e le keys di Marco Sinopoli sono tra le colonne portanti di questa band, la esaltano tanto.
Alcuni passaggi di piano incantevoli sono un altro punto di forza della band insieme ad una ritmica abbastanza solida. Simone Moratto alla chitarra talvolta ci offre soli strabilianti come pure riff melodici ma anche di una certa durezza. La produzione sonora è quantomeno eccellente e rende il prodotto ancora più entusiasmante.
Come non dirlo, il loro sound di matrice symphonic metal spesso sfocia o nel rock classico o nel folk metal come pure nel gothic metal per alcuni passaggi. Insomma, un sound variegato che ben si sposa con il loro intento di risultare raffinati e pregiati in un genere che più di una volta esprime tanta potenza sonora a discapito di melodia ed armonie musicali. E i nostri sono maestri nel creare proprio queste ultime e quindi risultano tanto interessanti anche per l’orecchio di un ascoltatore o disinteressato o non cultore del genere al quale appartengono. E non è cosa da poco questa! La potenza sonora di certo non manca ma non si punta esclusivamente su quella.
Di appeal pop non c’è molto perché, per i motivi suddetti, la band non cerca questo. Gli Elysium puntano ad un pubblico selezionato, tra l’altro, puntano ad ammaliare l’ascoltatore e a “stregarlo” letteralmente con alcune melodie fiabesche e passaggi di cantato spesso tanto toccanti.