Edoardo Borghini – Sei

Siamo nel pianeta indietronica. Laboratorio numero “Sei” del piano terra. Esperimento: prendere Lemandorle e trasformare questo progetto musicale in musica alquanto “demenziale” tramite un processo di arricchimento di sperimentazione, una sperimentazione “iperbolizzata” che sa di “esacerbazione”, di “parossismo”.

Bassi, kick, spirali sonore, tastiere, suoni di dita sulla tastiera, versi ripetuti, flow tanto studiato come tutto il pezzo. C’è questo e tanto altro in “Sei” che, tra l’altro, risulta come un divertissement sonoro, un capriccio musicale.

Dopo “Dudu”, singolo precedente dell’artista, arriva questo “Sei” come possono arrivare i “cervelli” in Futurama a sconvolgere la vita del pianeta Terra. Di sicuro uno degli intenti di Edoardo Borghini è quello di stupire l’ascoltatore. Il secondo è quello di creare appeal sonoro: la sua “cantilena” simpatica ed istrionica mira ad essere cantata da tanti di noi mentre siamo sotto la doccia, mentre mangiamo le lasagne, mentre festeggiamo il giorno del nostro compleanno etc.

Edoardo Borghini con la sua musica scanzonata, spensierata cerca di conquistare il suo posto nell’indie italiano con effetti speciali sonori, con luci al neon, con colori sgargianti etc. Dopo tutto la musica può essere trasmessa anche come un gioco: noi ascoltatori, allora, diventiamo i neonati nella culla che guardano le luci girare nel soffitto…

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http://www.edoardoborghini.it/

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