Droning Maud – LAZY SUN

Un viaggio, che ha inizio dal ritrovare se stessi. Una serie di oggetti sparsi sul terreno. Una maschera, un paio di pinne… Un uomo, disperso nella natura, ritrova pezzi del suo “vestiario” disseminati attorno al suo corpo. La natura attorno a lui rappresenta l’immensità e il nulla. Nella sua tuta nera, l’uomo inizia a vagare come smarrito, come alla ricerca di qualcosa. Indossando ciò che trova, l’uomo è ora un sommozzatore e continua a vagare cercando il suo habitat… Eppure, attorno a lui, tutto ha una parvenza innaturale. A volte respira, respira profondamente. Immerso nell’acqua ritrova il suo stato di pace. Non sappiamo se è un prima, un durante o un dopo; non sappiamo se è realtà o finzione; ma è in quelle immagini che troviamo la pace e la meta (Serena Raschellà)

VIDEO CREDITS:

scritto & diretto da SERENA RASCHELLÀ
MARCO DI MEO [direttore della fotografia]
SILVIO D’ANGELO [operatore di camera]
con MATTIA PAONE

BIOGRAFIA:

La data di nascita dei Droning Maud, gennaio 2006, coincide con la stampa di un’originale rilettura cronologica di tutte le avventure vissute dal marinaio di Hugo Pratt…Corto Maltese e con il recupero di un mondo in cui l’industria e il calcolo non precludono gli spazi dell’avventura romantica. Nel marzo del 2007 in una successione di tempi e luoghi sempre più sospesi tra realtà, sogno e fantasia si autoproducono un cd_demo e lo registrano presso l’ACME Recordings Studio di Davide Rosati, contenente quattro brani… Di lì a poco le avventure si susseguono…sono settimane di viaggi incessanti: approdano alle fasi finali del Labaro Rock Festival e del Roadie Rock Festival…partecipano e vincono il primo premio del concorso Popoli Sound, dividono il palco del Sulmona Rock Festival con i Marta Sui Tubi, ottengono la produzione e la promozione di un Ep con l’etichetta discografica U.D.U. records…la giuria è presieduta da Michele Muti!

Aprile_2008: i cinque ragazzi della Valle del Salto si piazzano secondi alle finali regionali di Arezzo Wave suscitando non poco interesse tra gli addetti ai lavori. Lo stesso mese partecipano al concorso Primo Maggio Tutto L’Anno, la rassegna che porta i gruppi emergenti sul prestigioso palco di Piazza San Giovanni in Laterano e sono scelti per rappresentare l’Abruzzo nella finale nazionale. Il 21 agosto del 2008, a circa un anno di distanza dal Sulmona Rock Festival, viene presentato alla stampa il loro primo Ep dal titolo “The World of Make Believe”, realizzato in collaborazione con Associazione Progetto Musica e U.D.U. records. Da qui un susseguirsi di riconoscimenti e segnalazioni…il primo posto alla manifestazione musicale “Una canzone per la vita” organizzata dall’associazione Avis, Arsoli 2009…l’ammissione per ben due volte alle fasi finale di MArteLive “Un Palco Per Tutti” Lazio 2008_2009 e Abruzzo 2009_2010…l’apertura ai concerti di Bud Spencer Blues Explosion, Marta Sui Tubi, Paolo Benvegnù.

Nel 2012 i Droning Maud tornano con un nuovo lavoro discografico “Our Secret Code” (Seahorse Recordings) più maturo, consapevole e curato. In “Our Secret Code” viene meno il dominio chitarristico dei lavori precedenti per lasciare spazio a componenti elettroniche; il quartetto, con un piglio più intraprendente, ha saputo caratterizzare meglio ogni singola traccia, senza spezzare quel sottile “fil rouge” che le tiene unite inserendole in un contesto sonoro coerente ed omogeneo. Una preziosa presenza all’interno del disco, Amaury Cambuzat (Ulan Bator, Faust, Chaos Physique) in veste di produttore. Dopo ben 5 anni ad Aprile 2017 esce per I Dischi del Minollo con distribuzione Audioglobe “Beautiful Mistakes”, il terzo lavoro in studio dei Droning Maud. Otto tracce che sintetizzano il percorso artistico partito con “The World of Make Believe” e consolidato con “Our Secret Code”. Registrato, mixato e masterizzato da Andrea Maceroni allo Slam Studio Rec, “Beautiful Mistakes” segna il raggiungimento di una maggiore consapevolezza artistica della band. Mesmerico ed evocativo, intimo e a allo stesso tempo corale “Beautiful Mistakes” rappresenta un percorso frutto della sintesi naturale di tutte le passate esperienze musicali.

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