“Desert Town” – Alberto Fabbris tra country e psichedelia

Alberto Fabbris è un chitarrista di Verbania, molto attivo nelle zone del Lago Maggiore dai primi anni 90’, in band come i FLC, i MezzaKiara, i Raving Mad. Con questi ultimi esordisce anche come cantate, proponendo un repertorio rock anni ’60-’70. Carico di esperienza, comincia un percorso creativo che lo porta a creare brani originali, dei quali cura testo e musica e lavorando con i Bonies and Hot Sausages. Nel 2013 registra in presa diretta, con questa band, l’Ep Ancient Jar. Dal 2010 la chitarra acustica ed il banjo diventano i suoni compagni principali, con i quali lavora moltissimo in giro per il mondo. La chitarra elettrica non sarà, comunque, mai abbandonata. Parallelamente alla carriera solista fonda con il fratello Daniele (percussioni e chitarra) e Gabriele Cerutti (contrabbasso e mandolino) il gruppo Los Fab Bros, che propone cover in stile country e blues grass. Nel 2016 suona nel disco di L’inverno è passato di Massimiliano Cremona. Nel 2021 inizia la registrazione e produzione del primo disco da solista, in uscita il prossimo settembre.

Dal 22 maggio è disponibile suoi migliori digital store e sulle migliori piattaforme di audio-streaming il suo singolo Desert Town. Il brano è accompagnato da uno splendido videoclip, presente su Youtube. Questo musicista, che ha nel sangue il country, la grande psichedelia americana di fine anni ’60, propone un brano personalissimo, perfettamente arrangiato e carico di splendide suggestioni. Gia i primi accordi di chitarra acustica resofonica, con accompagnamento del banjo e di suoni in slide, ci riportano alle assolate strade americane, alle Route 66, ad epoche in cui si produceva una musica grandiosa. La voce di Alberto è calorosa, perfettamente adatta a tale contesto musicale, e nel ritornello dimostra perfetta duttilità anche nel registro acuto. Sarebbe erroneo ricondurre questo musicista esclusivamente al country. La sua musica ci fa viaggiare con la mente attraverso i suoni, inoltre l’indole “ruvida” è marcatamente rock, di stampo molto anni ’70. Esattamente come un città deserta e abbandonata che torna a rivivere, la sua musica è capace di esprimere sensazioni contemporanee attraverso uno stile splendido e distante, che meriterebbe di essere riscoperto in ogni parte.

Sicuramente questo musicista ha fatto strada ed in questo singolo c’è tutta la polvere, il sudore e la fatica di un viaggio splendido, già iniziato da un po’. Ma questo viaggio continuerà e siamo sicuri che sentiremo ancora parlare di Alberto Fabbris, musicista autentico, rock ed originale.

Spotify: https://open.spotify.com/album/6HjvsVwDTHQCh21VhmKVea

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