Daniele Ippolito – Tempo

Daniele Ippolito nasce a Taranto il 18/09/1993 e si avvicina ai primi sintetizzatori alla giovane età di 15 anni inserendosi negli studi di arrangiamento e composizione. A 21 anni pubblica la sua prima opera dal nome “Riddle”. Due anni dopo esce il suo primo album unicamente strumentale “Sounds Of The Vice”.

Nel successivo anno si dedica al lavoro e alla composizione dell’album “Materia” che sarà il lancio definitivo del suo sound. Collabora con artisti come Power Rob e vari musicisti di stampo locale e non.

Nel 2020 escono due nuovi singoli “Dr.One Wants To Escape” e “New Order”. Un artista sempre in movimento che ha attirato l’attenzione su di sé grazie alle numerose performance. Nel 2020 è avvenuta la sua seconda permanenza negli Stati Uniti dove per diversi mesi è stato un DJ turnista nelle città di Miami e Key West.

Daniele non ama definirsi sotto un genere musicale specifico. Le sue influenze variano dall’italo-disco alla musica classica, dalle colonne sonore alla pura dark-wave. Ha già collaborato per vari artisti di musica Pop e Techno. Ma le sue fondamenta rimangono le sonorità mirate a ricreare il sound anni 80, chiamato anche “80’s revival”. Una delle sue filosofie è quella di lavorare con sintetizzatori dell’epoca che ne concedono una sonorità calda e univoca nel suo genere. Tutto questo lo possiamo ritrovare nel suo nuovo mini EP: “Tempo”.

Fuori dal 15 giugno su tutte le piattaforme “Tempo”, il nuovo progetto di Daniele Ippolito. Tre brani completamente strumentali che raccontano attraverso i suoni i cambiamenti della vita. “Tempo” nasce come unico brano da 12:43 minuti, ma l’artista ha deciso di dividerla in tre atti. La particolarità di queste canzoni è che ognuna mantiene il proprio carattere senza perdere il fil rouge che le lega. Il progetto di Daniele è perfetto per una giornata in relax o un allenamento di yoga. Non sono brani nati per il mainstream, ma perfetti per chi ha voglia di viaggiare con la musica.

Il progetto nasce dopo il ritorno dell’artista dal suo viaggio in America. Per diverso tempo Daniele è stato distante dai suoi strumenti e una volta a casa la sua vena artista è rinata. La particolarità dell’artista è che lavora con sintetizzatori degli anni ’80 che ne concedono una sonorità calda e univoca nel suo genere. Nasce così “Tempo” che racconta attraverso la musica il periodo di cambiamento che stiamo vivendo.
“Tempo è un progetto nato con il mio ritorno dagli Stati Uniti, trattasi appunto di un progetto Ambient che riassume un periodo di cambiamento. Lunga è stata la mia distanza dai miei strumenti prima di lavorare su Tempo, motivo per cui il progetto esplica anche l’amore che provo verso i miei sintetizzatori e il genere ambient. Con l’assenza di ogni tipo di vocalizzo, ho voluto dar voce ai miei strumenti analogici e monofonici che esprimono un senso di profondità, rancore e sospensione”, così l’artista descrive il proprio progetto.

Daniele Ippolito è la mente del progetto e anche il produttore. La copertina è stata affidata alle mani esperte di Annamaria Borgia. Il disegno racchiude in un orologio, che esprime il concetto di tempo, il nostro equilibrio terrestre e la levatura della natura verso l’alto.

Recensione dell’ep:

Suoni/rumori troviamo nell’esordio della prima parte di “Tempo”. Poi entrano le tastiere con vari refrain ed impressioni sonore. Il tutto ha il sapore sia dell’ambient che del minimal electro. Questo in una cornice malinconica tanto suggestiva. Nella seconda parte continua il mood ambient/atmosferico e partono gli arpeggiatori che suscitano tanto appeal e ci mandano la mente a Vangelis. Non è difficile pensare pure all’Aphex Twin dei “Selected ambient works”. Gli arpeggiatori si sposano a meraviglia con le divagazioni sonore dal tema portante. Armonie ottime a mio giudizio per la musica di questo artista che oltre a creare melodie ed armonie cerca di creare “vuoti sonori” per la nostra mente, per coloro che intendono la musica come viaggio interiore. Molto apprezzabile la dinamica e l’ampiezza delle frequenze messe in campo. Insomma, una “cornucopia” di colori sfumati ed evanescenti. Nella terza parte arriva il beat profondo e corposo e alcuni synth sci fi. Beat che cambia tempo e scatena tanto dinamismo. Sembra di ascoltare una sorta di electro funk/dark wave tanto ballabile. Poi i tempi subiscono un rallentamento che permette ad altre effusioni sonore di “esprimersi” meglio. Bella la melodia di synth che troviamo in media res della terza parte. Una sorta di solo tanto entusiasmante. Verso la fine si riacquista velocità….

Una volta ascoltato tutto viene da domandare: è già finito? Ne voglio ancora…..

Daniele Ippolito con “Tempo” ci “elettrizza”: ci fa ascoltare musica electro fatta per bene e ci entusiasma tanto. Se per predisposizione naturale siete inclini a “viaggiare” su quella autostrada che separa il sogno e la realtà, quell’autostrada sulle quale con una macchina electro/ambient/new wave è facile inebriarsi, ebbene ascoltando Daniele Ippolito avrete pane per i vostri denti….Nerd come persone più abitudinarie possono trovare consone per la loro anima le vibrazioni sonore di Daniele Ippolito, un paladino del nuovo indie electro italiano….

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