Cortellino – Una giornata butto via

“Una giornata butto via” è il nuovo singolo di Cortellino, fuori dal 1 ottobre su tutti i digital store. Il brano è stato scritto a più mani. Oltre la penna poetica del cantautore c’è lo zampino anche di Dubois e Vaccaro. Si tratta di un pezzo un po’ controcorrente: mentre tutti elogiano il potere dei sogni il nostro Cortellino punta l’attenzione su chi li ha messi da parte per un lavoro diverso.

Il cantautore di Trieste è tornato con un brano pop elettronico a cui viene aggiunta un po’ di energia del rock. Una canzone che fa ballare e che ti lascia il ritornello in testa per tutta la giornata. Cortellino non è solo molto abile nel creare sound accattivante è anche un ottimo scrittore. Infatti “Una giornata butto via” ha un testo degno di nota, un testo che ti fa anche riflettere.

Il suo stile unico gli permette di farsi notare in mezzo al massa di musica tutta uguale. Cantano tutti della forza dei sogni, ma poi arriva Cortellino e ci ricorda che la vita non sempre ti permette di realizzare ciò che speravi. Spesso si fanno i conti con la realtà e si finisce per mettere da parte aspettative troppo alte e si torna con i piedi per terra. Il cantautore riporta dignità a questa scelta e invita l’ascoltato a non giudicarsi male, ma ad accettarsi con gioia e accettare la scelta che è stata fatta.

“Una giornata butto via è un brano scritto a tre mani da Cortellino, Dubois e Vaccaro e “finalizzata” da Glitch . Parla di lavoro e del moderno rapporto tra l’uomo ed esso. Ogni lavoro ha una dignità ed un valore ed in un momento delicato come questo ha un importante posto nella vita delle persone. Talvolta i sogni non rispecchiano la realtà e nella canzone i protagonisti narrati hanno disatteso i loro sogni lavorativi per scendere a compromessi con la vita e la realtà che li circonda. Troveremo ad esempio il camionista che voleva fare l’astronauta ed il cuoco che voleva fare il ricercatore, la soluzione è accettare con dignità il proprio ruolo che dà. Ora non manca altro che ascoltarla”.

Recensione del singolo:

Cantautorato electro misto a rock nel nuovo singolo di Cortellino, un prodotto complesso e stratificato. Subito spiccano sia il beat che questi fraseggi di chitarra, come pure questo basso irsuto di sottofondo. Il chorus subito entra nella mente per questa canzone che è una sorta di lieve invettiva, un’invettiva giocosa con qualche striatura di impertinenza.

“Ma come faccio a rifiutare?” risuona nella nostra mente e diciamo “eh si, quante volte l’ho detto pure io insoddisfatto/a del mio capo o rispetto ad un certo lavoro”. Bello questo bridge e belle alcune sonorità 70’s alla The Doors.

Cortellino dimostra, inoltre, una capacità di scrittura notevole con questa canzone che è allo stesso tempo sia sofisticata che semplice e di impatto.

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