“Cloé”, il nuovo singolo del cantautore campano Antonio Pignatiello
Esce oggi, venerdì 1° luglio, in radio, sulle piattaforme digitali e in tutti i digital stores “Cloé”, il nuovo singolo del cantautore campano Antonio Pignatiello.
“Cloé” è una canzone folk-rock con un arrangiamento che miscela la chitarra rock di Antonio Pignatiello con basso, batteria, mandolini e fisarmonica di chiara matrice folk. A questo paesaggio sonoro subentrano dapprima i violini, con orchestra, pianoforte, hammond, fino alla sega musicale di Francesco Arcuri e ai “Cori del West” che chiudono la canzone con un chiaro omaggio al maestro Ennio Morricone. E il richiamo al film “C’era una volta in America” appare ancora più chiaro nel raccontare dei fatti di cronaca trasformati in canzone.
Secondo la Comisión Nacional de Derechos Humanos (Cndh) circa 500mila persone attraversano il Messico ogni anno in direzione degli Usa, negli ultimi anni anche raggruppati in carovane. Negli ultimi 10 anni sono scomparse circa 120 mila migranti. Le Nazioni Unite l’hanno definita “una tragedia umana di proporzioni enormi”.
Molti familiari di persone scomparse hanno iniziato a scavare lì dove immaginano ci siano tombe non segnate nella speranza di trovare i resti dei loro cari, riporta BBC. Il 10 maggio, giorno in cui i messicani hanno celebrato la festa della mamma, centinaia di donne sono scese in piazza per chiedere alle autorità di fare di più per localizzare le persone scomparse e punire i responsabili delle sparizioni forzate. La “Carovana delle madri” (gruppo di mamme centroamericane), ogni anno percorre il Messico alla ricerca dei figli scomparsi.
«Questo brano è nato con un’idea di musica folk, solo io e la mia chitarra a cantare questa canzone che conserva al suo interno la storia di un’inquietudine profonda che nasce da una promessa tradita. L’ho scritta nel 2017, in un contesto storico apparentemente diverso, ma, a quanto pare, ancora molto attuale: quello dei muri a segnare e dividere i confini e quello della guerra dei narcos – dichiara Antonio Pignatiello – se come scriveva Hannah Arendt “Una crisi ci costringe a tornare alle domande; esige da noi risposte nuove o vecchie, purché scaturite da un esame diretto”, al tempo stesso ci mette di fronte a nuovi imprevisti.
Cloé è la storia di una donna piena di sogni che ha provato ad attraversare quel muro e di cui si sono perse le tracce: una donna che non è riuscita a salire su quel treno pieno di viaggiatori in cerca di fortuna, forse rapita, forse uccisa, sicuramente sparita. Le sue impronte sono scomparse sotto il sole d’agosto…e della sua storia resta solo il suono della voce impressa nel ricordo dei suoi familiari e dei suoi amici…e per quanto ci si sforzi di chiamarla e di chiederle ancora di tornare e “Posso averti qui?”, non c’è nessuno dall’altra parte del confine a rispondere…resta solo un’eco lontana che si mescola a un vento caldo e alla polvere del deserto…al confine tra il Mexico e gli Stati Uniti D’America. E in questa notte piena di polvere e sogni sospesi, restiamo traditi anche noi da quel treno fantasma che promette una vita diversa in un Paese migliore, ma resta solo il sapore della polvere in bocca, in un deserto che si è trasformano in un nuovo cimitero di croci».
Antonio Pignatiello è un cantautore italiano. Dopo aver vinto con la canzone “Folle” il Premio per il miglior brano inedito al Solarolo Festival 2010, ha esordito in campo discografico con l’album “Ricomincio da qui”, cui ha fatto seguito “A sud di nessun nord” e successivamente “Se ci credi”. Nell’agosto 2015 Antonio Pignatiello, accompagnato dai musicisti della Banda della Posta, è stato ospite dello Sponz Fest, festival diretto da Vinicio Capossela. Nel dicembre dello stesso anno, ha suonato con Eugenio Bennato, Vincenzo Costantino Chinaski e Pietra Montecorvino. Nel settembre 2020 si esibisce al Teatro Ariston durante SanremoRock.
Laureato al D.A.M.S. di Roma Tre, ha curato la regia di videoclip ed è stato aiuto regista nel cortometraggio ”Molo 22′′ con Philippe Le Roy e Donato Placido. Nel 2017 partecipa come attore al film indipendente “Era del Rame” del regista Esteban Vivaldi, nella cui colonna sonora compaiono alcune canzoni di “A Sud Di Nessun Nord”. Nel 2018 cura la colonna sonora del cortometraggio sperimentale “Esubero” del regista Valerio Nicolosi.
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