Chrome Sky – Binary

L’opener “Waterfall” è uno dei pezzi forti di questo album di Chrome Sky con questi riff alternative metal che ringhiano e versi ripetuti che suscitano tanto appeal nell’ascoltatore. Gli inserti electro e il vigore dei riff contribuiscono a rendere il sound tanto tosto, formidabile. Ottimo il songwriting di questa canzone di questo duo che sa il fatto suo sia riguardo a potenza sonora che atmosfere electro tanto mentali. Alcuni tratti ritmici sono proprio martello per le nostre orecchie.

Le perle dell’album sono i due singoli in versione remastered ossia “Kleenex” e “Desert Sun”. Il primo dei due come sonorità sembra un arricchimento di “Waterfall” e il chorus è stupendo come non notarlo con questi refrain ritmici supersonici. “Desert sun” è il capolavoro dell’album quello che provoca lo “scatafascio” totale nei nostri pensieri e nella nostra anima. Come fondere alternative metal ed elettronica alla Squarepusher? Ce lo insegnano i Chrome Sky con questo pezzo che bisogna ascoltare svariate volte per essere compreso nella sua stratificazione e complessità. Di certo i Chrome Sky ricordano tante band: Nine Inch Nails, Tool, Black light burns, A perfect circle etc. Il loro sound è al confine tra industrial e alternative metal ma con una sperimentazione electro davvero accentuata. Alcuni refrain o tratti di “Desert Sun” sono irresistibili all’ascolto per chi è cresciuto con l’ascolto dei mostri sacri sopra citati. La ritmica convulsa, i refrain ancora una volta super dinamici e alcuni versi rendono il tutto incredibilmente stupefacente.

Ma i Chrome Sky non cercano solo l’appeal, anzi. E gli altri pezzi dell’album lo mostrano, pezzi pieni di contrasti come “Aeon Flux” o “Death of a hero” , pezzi che riescono più difficili da digerire ma che risultano lo stesso lancinanti e penetranti come lame di acciaio. Tanto curata la ritmica in questa band come pure la produzione e la ricerca sonora. Con i Chrome Sky le parole cool, tosto e indipendente diventano smaglianti.

In “March of stormtroopers” spicca l’esordio super electro che sembra tratto da un film sci-fi. Stesse parole per “Quicksand”. L’elettronica ha importanza fondamentale in questa band e questi due esordi lo dimostrano.

Chrome Sky coniuga diverse istanze sonore: electro, industrial, alternative metal. Questo connubio è oltremodo riuscito, vincente a mio parere. La strada da seguire secondo me è quella di “Desert sun”, un pezzo che ti inchioda letteralmente al muro. Poi, e scusate se siamo ripetitivi, quei riff ringhianti sono davvero rasoi che lacerano il nostro petto….