Cambio Cane – Due
Cambio Cane è un gruppo che nasce nel 2014 per un progetto di Alessio Bellotto. “Due” è il secondo disco uscito per il progetto Cambio Cane il 15 dicembre 2017. Registrato nel luglio 2017, la batteria è stata registrata da Samuele Sarti al Wave studio di Caldine (FI) mentre il resto del disco e il mixaggio sono a cura di Riccardo Pasini dello Studio 73 di Ravenna (produttore anche degli album dei Modenesi At the Soundawn). System failure ha ascoltato questo disco e quelle che seguono sono le nostre considerazioni a riguardo.
Si parte con l’opener Il Novembre Di Tutti I Giorni, la quale offre sonorità alternative rock/grunge alquanto sporche e graffianti. Il cantato di Alessio Bellotto e i riff sono davvero notevoli in questo pezzo. Segue Resta qui con il suo inizio piuttosto enigmatico e surreale. Infatti avvisiamo sonorità psych rock in questo pezzo, sonorità che caratterizzano questa band che propone anche sonorità da cantautorato italiano. Insomma un pezzo “viaggiante”, un pezzo che fa pensare a certi Litfiba di qualche decennio fa mentre il pezzo precedente manda la mente a formazioni come Nirvana. Verso il finale di Resta qui un’esplosione sonora raggiante che sa di hard rock.
Polvere sembra una continuazione della canzone precedente con sonorità psichedeliche piuttosto simili. Il cantato di Alessio Bellotto è evocativo come il sottofondo musicale che lo accompagna. La ritmica è semplice e piana. Belli i giri di chitarra che ascoltiamo. Dopo metà il pezzo cambia portandoci sempre suggestioni sonore tanto ampie e distese oltre che tanto oniriche. In alcuni passaggi viene da pensare all’Eddie Vedder della colonna sonora di Into the wild.
Notte larga ci porta tanto romanticismo, una canzone che ci offre anche la seconda voce, ossia Elisa Meschiari. Un pezzo incantevole non c’è che dire con arpeggi di chitarra ed atmosfere sonore tanto allusivi. Parte in modo lento anche Mare di Cenere che poi ci propone un passo alquanto ritmato. Anche qui esplosione sonora degna di nota verso la metà della canzone. Infatti questa canzone presenta “irruzioni” alternative metal/hard rock sparse che arricchiscono il sound della band e fanno pensare anche ad Audioslave o a Velvet Revolver.
Partenza lenta anche per Non pensi mai con il cantato femminile di Elisa Meschiari. Tanta intensità e pathos in questa canzone tanto ammaliante. Sembra tregua, come spesso succede in questo album, ci porta con la mente nell’oltre, in una dimensione sia oscura che enigmatica con “frecciate” hard rock di settantiana memoria proprio notevoli e incursioni psych rock sempre sparse. Queste ultime, che troviamo in tante parti dell’album, portano la mente ad alcuni Pink Floyd, tra l’altro.
Con Morricone siamo quasi alla fine dell’album. Ancora tanta psichedelia sognante e surreale in stile Pink Floyd. Termina tutto con Un dio che non ascolta che ci porta tra le strade polverose del rock. Ebbene si, a questa band riesce di fare anche questo.
Infatti, Cambio Cane con Due ci dimostra di “avere tanti colpi in canna”. Una band capace di fare tante cose tutte insieme, una band con tanta voglia di sperimentare e di fondere generi musicali diversi fra loro. Cambio Cane, quindi, ci ha sorpreso tanto in senso positivo e, soprattutto, ci ha portato a fantasticare e a “viaggiare” tanto, lontani dalle brutture del “mondo fangoso e materiale”.