Bucha: fuori “Alla fine volevo solo pagare una cena a mia madre”

Alla fine volevo solo pagare una cena a mia madre” è il primo album di Bucha, progetto del giovanissimo romano Giorgio Di Mario, in bilico tra cantautorato e rap.

link ascolto su Spotify: https://open.spotify.com/album/2QXUukQpq5EmTv7msc2jSS

Questo lavoro è partito nei primi mesi del 2017 a Brescia, nello studio di Lgnd, giovane produttore della scena rap, con la supervisione di Bosca. A metà stesura, però, Giorgio ha sentito il bisogno di nuove esigenze: “di inserire in quello che facevo degli strumenti, poiché il beat non mi bastava più, che avevo bisogno dei miei tempi musicali, che volevo lasciare più spazio alla musica, è stata una scena difficile ma ho deciso di ri-lavorare quasi tutti i brani da capo. Allora ho incontrato Xavier Pompelmo, e con lui abbiamo creato un vestito diverso a quelle canzoni. Ne è uscito un prodotto molto a cavallo tra il mio passato e quello che, spero, sia il mio futuro”.

Giorgio è un 23enne molto diverso dai suoi coetanei e questo primo album parla “di quanto amo Roma vuota a ferragosto; di quando faccio finta di capire di vini nei ristoranti; di quanto mi piacesse litigare con la mia ex; di tutti i viaggi che affronto; del fatto che faccio tre lavori; di quanto amo scappare e di tanti altri sogni, problemi e sbattimenti”.

TRACKLIST:

1) RIVOLUZIONE
2) TI HO VISTA DOVE
3) 500
4) ALL STAR
5) COME ME
6) SURREALISTI
7) ROTAZIONE
8) DON CHISCIOTTE
9) CAPODOGLIO 216

L’ALBUM SECONDO BUCHA, TRACCIA PER TRACCIA

1. Rivoluzione
Non nego che sia forse il mio pezzo preferito del disco, è un pezzo che nasce dalla noia, dalla consapevolezza che alla fine niente sarà’ per sempre, che Roma ad agosto è bellissima e che il natale è un periodo che mi mette profonda tristezza.
2. Ti ho vista dove
Relazioni brevi, problematiche e casuali, tra un viaggio e l’altro, tra un lavoro e una vacanza, sei bellissima, ma sei un problema con le gambe.
3. 500
Ho scritto questo pezzo su una spiaggia in sardegna, ero in vacanza con la mia ex e quei giorni servivano da riappacificazione da un periodo un po’ complicato, dovuto ad una forte ansia e depressione che stavo passando (è il male da cui non cederò, di cui parlo nel ritornello) la seconda strofa l ho scritta un sacco di mesi dopo parla del mio ritorno nella mia vita di tutti i giorni, fatta di 3 lavori e poco sonno e di una ragazza di cui mi ero follemente innamorato per 2 giorni che guidava una 500 grigia. e correva parecchio.
4. All star
Può sembrare un pezzo estivo, una hit commerciale, e forse lo è anche, ma nel testo per me c’e un mondo, il mondo dei ragazzi della mie eta’, di quelli cresciuti con i genitori che gli parlavano dell’importanza del posto fisso, ma che si sono svegliati in un periodo in cui è tutto precario, un periodo in cui i valori vacillano, un periodo in cui la paura sembra esser tornata protagonosita assoluta della nostra quotidinita’, una paura del diverso, una paura del futuro, io volevo dire che io non ho paura, o meglio non ce lho di tutto quello che cercano di farci percepire come pericoloso, sono stanco del fatto che l’ignoto debba sempre esser visto come qualcosa di brutto, ho altre paure tipo quella di innamorarmi di una stronza che magari rimane incinta e mi tocca anche crescere un bambino
5. Come me
Mi sento triste, mi sento cattivo, mi sento incompreso, mi sento perso, e so che tu spesso ti senti esattamente come me. E speri solo un giorno di tornare a casa da tua madre e dirle : “ce l ho fatta ma”.
6. Surrealisti
Ho lottato per mettere questo pezzo nel disco, e alla fine avevo ragione, parla di me, di quando scappo, che è lo sport oltre fare bene la musica e scrivere i comunicati per Giuseppe Piccoli che mi viene meglio, c’è quello da cui scappo e quello che cerco, nel mezzo ci sei tu che spero che mi tieni la mano.
7. Rotazione
Non ha bisogno di descrizioni, è un pezzo bello, che è piaciuto anche, in cui parlo di attese.
8. Don Chisciotte
Questo pezzo ha 4 anni tipo, forse 3, ha vissuto 4 vesti diverse, l’ho riscritto varie volte, alla fine è una mezza hit, semplice ma anche questa molto intricata se si ascolta bene il testo, scopare quella non è un granché, di vino ci capisco poco, ma se offri tu mi piace di più, magari riesco anche scordarmi delle cazzate della gente.
9. Capodoglio 216
Forse l’altra mia traccia preferita, spiega tutto quello che avevo in testa una volta uscito dall’università, è un pezzo di rottura, non so esattamente cosa voglio, ma so perfettamente quello che non voglio.

CREDITS:

Prodotto e arrangiato da Xavier Pompelmo
Tranne “All Star” prodotto da Stefano Borzi e Xavier Pompelmo – “Rotazione” prodotto da Bosca, Lgnd e Xavier Pompelmo – “Ti ho vista dove” e “Don Chisciotte” prodotto da Lgnd e Xavier Pompelmo
Voci registrate da Stefano Borzi @Stemma Studios
Synth by Yuri Barilaro
Vocalist su “Capodoglio 216” Eleonora Tosto
Missato da Mirko Cascio @Stemma Studios
Masterizzato da Daniele Sinigallia @Gli Artigiani Studio
Edizioni musicali: Stemma Srl
Etichetta discografica: Stemma Records
Distribuzione: Believe Digital
Management: Stefano Borzi [email protected]
Assistant Manager: Giovanni Romano