Blue drama – La giostra

Dopo “La verità”, intro tanto fiabesco con archi, arriva “Quello che non sai” con il suo rock d’annata tanto melodico e di grande fattura. Alcuni refrain, melodie e stacchi sono proprio indovinati, non c’è che dire. Sezione ritmica tanto solida. Stupendo il bridge verso la fine dove tornano gli archi; stupendo pure il chorus.

Tanta energia hard rock in “Divina antinomia” ma sempre tanta attenzione per la melodia. Poi come non accorgersi di qualcosina di progressive rock e di qualche passaggio di cantato che sembra alla Piero Pelù. Anche qui come non notare il grande songwriting alla base del pezzo, una delle qualità migliori di questa band insieme all’esecuzione ed armonia fra i membri. Alcuni passaggi di “Divina antinomia” sono proprio da paura come il solo dopo la metà. Di “Il mio mondo” mi piace questa chitarra evocativa tanto sognante, onirica ed effettata. Il basso di sottofondo è tanto prorompente.

La title-track “La giostra” presenta come al solito refrain tanto azzeccati che sono una delle peculiarità di questa band che mostra talento e consapevolezza dei proprio mezzi da chilometri. “Il sogno infinito” è una poesia tanto suggestiva, lirica, sembra quasi Litfiba di “Mondi sommersi”. Le melodie tanto vellutate, stupende le armonie trovate. Stupendo anche qui il solo di chitarra di circa metà pezzo.

“Mi sono innamorato di te” di Luigi Tenco è la prima cover che troviamo nell’album: ha questa tastiera di contorno che completa il sound ed è stata resa tanto rockeggiante e dinamica, una canzone con tanto groove rock. Lo stesso groove rock che troviamo nella successiva “Lasciami andare”: infatti questo pezzo sembra essere una sorta di “nota a margine” del precedente.

“Asociale”, come è d’abitudine in questo album, propone un groove rock tanto fiammante. I versi ripetuti scatenano tanto appeal e si sposano con i riff di chitarra. Alcuni passaggi mi fanno pensare al mitico Vasco. Qui come altrove è oltremodo evidente che i nostri sono dei “purosangue del rock”….

“Come una chimera” è tanto pop, orecchiabile e allo stesso tempo progressive. Mi sembra di scorgere qualcosina dei PFM o dei Genesis. “Spacca il tempo” termina il tutto con il suo estro da cavalcata sonora tanto spigliata.

I Blue drama sono roba tosta non c’è dubbio, una proposta musicale di grande passione per la musica rock, una musica rock tanto grintosa e ribelle….