>>BIG MAMA – MICHAEL MANRING & FINAZ giovedì 16 marzo 2017
BIG MAMA – PROGRAMMA DAL 16 al 22 MARZO 2017
MICHAEL MANRING & FINAZ
giovedì 16 marzo 2017
Ingresso libero
Apertura ore 21,00 – concerto ore 22
Un’imperdibile occasione per vedere insieme due grandissimi artisti di fama internazionale: MICHAEL MANRING “the hottest bassist today” come è stato definito dalla critica americana e Alessandro Finazzo in arte FINAZ, FONDATORE E “CHITARRA VIRTUOSA E SOLITARIA” dei BANDABARDÒ.
MICHAEL MANRING, genio innovatore del basso elettrico, è riconosciuto per il suo originale uso continuo di accordature aperte, cambi di accordatura ed effetti pionieristici. Le sue sperimentazioni sul basso contribuiscono ad elevare il ruolo del basso elettrico nella musica contemporanea, seguendo l’impegno del suo maestro Jaco Pastorius, di cui era allievo prediletto. L’ultimo CD Soliloquy è una chiara dimostrazione di come un solo basso elettrico nelle mani di un genio della musica contemporanea possa nello stesso tempo esplorare sonorità innovative mantenendo melodie ed armonie emozionanti.
FINAZ è da anni un riconosciuto punto di riferimento per la chitarra acustica italiana, con il proprio particolarissimo stile ‘rock & folk’. Oltre alla Bandabardò, ha collaborato in studio e live con artisti come Carmen Consoli, Max Gazzé, Paola Turci, Goran Bregovic, Piero Pelù, Modena City Ramblers, Caparezza e molti altri. Nel 2012 viene pubblicato il suo primo lavoro da solista, Guitar Solo, interamente realizzato con la chitarra acustica e pieno di spunti e soluzioni d’avanguardia per la ricerca sullo strumento. Oltre che con Bandabardò, Finaz ha collaborato in studio e live anche con molti altri artisti come Carmen Consoli, Daniele Silvestri, Max Gazzé, Paola Turci, Dolcenera, Goran Bregovic, Piero Pelù, Modena City Ramblers, David Sylvian, C.S.I., Caparezza, Moni Ovadia, Franco Battiato, Daniele Sepe, Orchestra di Piazza Vittorio, Roy Paci, Stefano Bollani, Tonino Carotone, Patty Pravo, Stefano “Cisco” Bellotti, Casa del vento, Giobbe Covatta, Dario Fo, Franz di Cioccio, Tony Esposito, Folkabbestia, Peppe Voltarelli, Marco Calliari, Bob Ezrin (produttore dei Pink Floyd e Lou Reed) e tanti altri.
RICCARDO RINAUDO’s Motown Sessions
venerdì 17 marzo 2017
Ingresso libero
Apertura ore 21,00 – concerto ore 22
Motown Sessions di RICCARDO RINAUDO è una formazione che propone i più bei successi della storica etichetta MOTOWN RECORDS, a partire dalla fine degli anni 60 fino alla fine del secolo scorso. Brani famosi ma anche molte canzoni meno note, tutte magistralmente eseguite dalla voce di Riccardo Rinaudo, uno dei migliori vocalist in circolazione nel nostro paese. L’elenco delle sue collaborazioni è pressoché infinito, durante la carriera ha cantato e inciso con artisti come Claudio Baglioni, Francesco Renga, Michael Sembello, Tuck & Patti, Massimo Ranieri, Michele Zarrillo, Fedez, Max Gazzè, Niccolò Fabi, Alex Britti, Simone Cristicchi, Enrico Ruggeri, Fabio Concato, Anna Tatangelo, Bianca Atzei, Dear Jack, Valerio Scanu, Luca Barbarossa, Pooh, Il Volo, Franco Califano, Neri Per Caso, Patti Pravo, Giorgia, Alan Sorrenti, Renato Zero, Tiromancino, Teresa De Sio, Audio 2, Don Backy, Mario Venuti, Noemi, Simona Molinari, Frankie Hi-Energy, Renzo Arbore, Povia, Alexia, FR David, Peppino Di Capri, Karima, Tullio De Piscopo, Enzo Avitabile, Marco Rinalduzzi, Mannarino, Edoardo Vianello, Tony Renis, Jimmy Fontana, Alberto Fortis, Tony Esposito, Malika Ayane, Nek, Anna Tatangelo, Gianni Morandi, The Kolors, Gazebo, Ami Stewart, Antonello Venditti, Marco Mengoni, Carmen Consoli, Luca Jurman, Mario Biondi, Fabrizio Palma e molti altri ancora.
LA MOTOWN RECORDS – Se oggi praticamente non esiste genere musicale che non attinga dalla musica afroamericana, è grazie a persone come Berry Gordy. Si deve infatti a questo ex pugile di Detroit, afroamericano con il pallino per gli affari, la prima grande integrazione razziale nel mondo della musica a stelle e strisce. Fu grazie alla sua etichetta discografica, la Motown Record Corporation, che la black music sfondò nelle case dei bianchi, piazzandosi spesso e volentieri ai vertici delle classifiche di vendita e creando un marchio di fabbrica – «il suono della giovane america», era lo slogan – che avrebbe segnato un’epoca, rivelando al mondo artisti di colore come Marvin Gaye, Diana Ross, Supremes, Stevie Wonder, Temptations, Smokey Robinson e soprattutto l’undicenne Michael Jackson, dapprima nelle vesti di cantante-mascotte dei Jackson 5, band che includeva i fratelli maggiori Jackie, Jermaine, Tito e Marlon, successivamente in quelle di solista. Una rivoluzione culturale iniziata 50 anni fa e celebrata da un triplo cd dal titolo «Motown 50 – Yesterday, today, forever», cui farà seguito, nel corso del 2009, la riedizione dei dischi cult dell’etichetta.
Era il 12 gennaio 1959 quando Gordy, che aveva firmato la hit «Lonely teardrops» incisa da Jackie Wilson and the Matadors, si mise in testa che, per far soldi, doveva avere il controllo sull’intero processo discografico: dall’ideazione alla pubblicazione del brano. Fu così che naque la Tamla Records e, poco dopo, la label “sorella” Motown (dalla contrazione di «motor town», così come era chiamata Detroit, capitale dell’industria automobilista Usa), entrambe confluite nella Motown Record Corporation. Inconfondibile la ricetta usata da Gordy e dal suo braccio destro Smokey Robinson: un misto di soul e r&b in salsa pop fatto di prepotenti linee di basso, onnipresenti sovraincisioni, botta-e-risposta funkeggianti e abbondante uso di percussioni e coretti. Basti citare, a titolo d’esempio, quella «I want you back» che costituisce il primo successo dei Jackson 5, datato 1969. Applicata a un modo di produzione a “catena di montaggio”, questa formula sonora consentì alla Motown di piazzare oltre cento singoli nella Top 10 statunitense e 31 numero uno nel periodo compreso dal 1961 al 1972, anno in cui l’etichetta traslocò a Los Angeles, iniziando quel lento declino che la portò ad accasarsi nella famiglia Universal.
Riccardo Rinaudo (voce) – Claudio Junior Bielli (tastiere) – Alfredo Bochicchio (chitarra) – Patrizio Sacco (basso) – Marco Monaco (batteria)
BLUE STUFF Blues Band
sabato 18 marzo 2017
Ingresso libero
Apertura ore 21,00 – concerto ore 22
I BLUE STUFF nascono a Napoli nel 1982, grazie all’iniziativa di Mario “Blue Train” Insenga, già animatore di un precedente progetto musicale che aveva dato vita ai Blue Box. Sin dall’inizio la band si caratterizza come una sanguigna blues band fedelmente dedita al Chicago Style. Così, mentre apparentemente i BLUE STUFF sembrano impegnati in un coerente recupero di un certo blues ilologico. Di fatto però, attraverso le loro performance, dimostrano come un linguaggio musicale antico possa rimanere di grande attualità e di grande coinvolgimento emotivo. La semplicità ed immediatezza delle strutture ritmiche, la pulizia degli schemi armonici e melodici, il calore della voce e, soprattutto, la passione per il blues e più in generale per la musica, fanno del suono BLUE STUFF un esempio di vitalità musicale.
Infatti il tratto saliente del progetto sta nel fatto che esso “brilla di luce propria”, ciò a dire che i BLUE STUFF suonano del Chicago Blues, ma l’originalità delle loro composizioni li pone come una blues band viva e pulsante. D’altronde, testimonianza della vitalità di questo gruppo e’ la sempre calda accoglienza ricevuta da parte del pubblico che non resta mai impassibile di fronte alla irresistibile miscela di musica, simpatia e spettacolarità. Sul finire del 1991 nasce le collaborazione con Joe Sarnataro, ovvero l’alter ego blues di Edoardo Bennato. Nasce così il disco “E’ Asciuto Pazzo ‘O Padrone”, colonna sonora di un musical e con un lungo tour europeo. Nel 1994 a esce “L’Acqua e’ Poca” per la Sony, nel 1999 “Roba Blues” per la Cheyenne Records che pubblica anche l’ultimo lavoro “Altra Gente, Altro Blues” un nuovo CD che vede – tra gli altri – la partecipazione del polistrumentista partenopeo DANIELE SEPE. Il disco, che contiene 11 tracce originali,è una ulteriore testimonianza della capacità di questa band di saper comporre e suonare brani propri, affiancando al blues il dialetto napoletano, senza perdere il carattere dominante di questa musica. Mario Insenga (Voce, batteria, percussioni) – Sandro Vernacchia (Chitarre, mandolino e cori)
Fancesco Citera (Fisarmonica) – Emilio Quaglieri (Dobro, cori)
UPSWEEP
domenica 19 marzo 2017
Ingresso libero
Apertura ore 21,00 – concerto ore 22
Upsweep è il nome che è stato dato ad uno dei suoni sconosciuti emessi dal pianeta Terra: si tratta di una sorgente sonora proveniente dall’Oceano Pacifico, in prossimità di una zona in costante eruzione vulcanica, ma non se ne conosce l’origine precisa. L’obiettivo del gruppo vocale è di creare una nuova sonorità (con arrangiamenti originali e mashup imprevedibili) basandosi su un repertorio che il pubblico possa riconoscere facilmente (composto principalmente da brani pop e rock degli ultimi decenni). Gli Upsweep nascono a Roma a maggio 2015. Il 17 luglio esce il primo videoclip ufficiale: “FourFive Seconds/ Rolling in the deep”, che ottiene un ottimo riscontro di pubblico, il brano viene trasmesso da radio locali, e ad agosto esce il secondo videoclip ufficiale: “Lean On”, in collaborazione con la compagnia di danza del ventre “Hafla Dancers”. In seguito viene pubblicato su Soundcloud il primo brano originale, “Vega”, scritto in occasione di un concorso indetto dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Alla fine di agosto, in occasione del Vocalmente Festival di Fossano, il gruppo partecipa al Maina Contest, classificandosi al primo posto: ottiene così la possibilità di esibirsi presso il teatro “I Portici” subito prima del famoso gruppo vocale italiano Neri per caso.
In autunno esce il terzo videoclip ufficiale: un arrangiamento del brano “Beautiful” di Christina Aguilera, girato presso Santo Stefano di Sessanio (Aq); a dicembre il gruppo viene invitato ad esibirsi presso il Teatro Sociale di Pinerolo in occasione del Winter Vocal Festival. A partire dal 2016 gli Upsweep si impongono sulla scena romana, con numerosi spettacoli; lo show prevede l’esecuzione di vari brani (tutti arrangiati da Veronica Emer) e momenti di improvvisazione, con la particolarità di coinvolgere attivamente il pubblico. Sempre più richiesto è il “voca- ritratto”, un divertente sketch in cui una persona viene dipinta attraverso un’improvvisazione vocale. In primavera uscirà il primo album, registrato ad Alessandria presso lo studio PanIdea di Paolo Novelli. Nel frattempo gli Upsweep continuano la loro attività concertistica, didattica e di ricerca sonora, preparandosi ad affrontare nuove sfide e competizioni anche all’estero.
Arianna Manias – Veronica Emer – Piera D’Isanto
Tommaso Bosco – Simone Cappelli – Giacomo Siciliani
YOUNG’S TRIBE
mercoledì 22 marzo 2017
Ingresso libero
Apertura ore 21,00 – concerto ore 22
Un vero e proprio “battesimo” per questa band che ha scelto la musica del grande NEIL YOUNG come proprio marchio distintivo. Neil Young ha marchiato a fuoco la storia del rock con le sue ballate dolenti e le sue cavalcate elettriche. E per alcune sue intuizioni è stato adottato come “padrino” dal punk prima e dal grunge poi. “Rock’n’roll can never die”: il rock’n’roll non può morire. Lo cantava nel 1979, Neil Young, e continua a gridarlo oggi. Una banalità? Forse, ma non in bocca a lui. Nessuno come questo allampanato canadese, infatti, ha incarnato il rock in tutte le sue anime; lo ha vissuto dentro: nei nervi, nella pancia, nel cuore. Al punto che oggi ne porta addosso i segni: il viso solcato dalle rughe, la schiena ingobbita, l’aspetto terribilmente imbolsito. Tutto, in lui, mostra le tracce di una lunga battaglia: quella contro l’alcol e le droghe, contro i fantasmi degli amici scomparsi, contro le nevrosi e i dolori d’una vita.
FORMAZIONE:
STEFANO FROLLANO (CHITARRA) – CLAUDIO WATSON GARABELLI (BASSO) – FED MAX JOHNSON (CHITARRA) – MAURO LOPEZ (BATTERIA)