Barmin – Leave a sign

Barmin è un duo di musica electro-pop che conosciamo molto bene su System failure. Li abbiamo osannati a dismisura per il loro precedente Ep dal titolo Release(link). Ora i nostri sono tornati con un nuovo Ep dal titolo Leave a Sign. Abbiamo ascoltato questo EP e quelle che seguono sono le nostre considerazioni a riguardo.

Le sonorità sono più o meno simili a quelle dell’Ep precedente e fanno pensare a tanto dream pop che c’è in giro: Grimes, Chvrches, Computer magic e cose simili. Questa volta però l’intensità sonora è minore e meno “terrificante” a vantaggio di una narrazione sonora tanto “romantica” e dreamy che sembra fondere il nostro cuore per farlo diventare oro liquido o un qualsiasi altro materiale in stato acquoso, una narrazione sonora più “meditata” ed elaborata nella struttura delle canzoni.

In Second time possiamo apprezzare sia sonorità ambient tanto ampie che tappeti sonori tanto marcati. Poi, in questa come nella successiva I can’t wait sonorità che portano la nostra mente a tanta roba degli anni 80. So close ci porta qualcosina di orientaleggiante e sempre tanta profondità sonora, una delle peculiarità di questa band, una profondità sonora ottenuta grazie a tappeti sonori che hanno un sapore mistico.

In Before we stop possiamo apprezzare “finalmente” il cantato di Leonardo Mincioni, compositore/producer della band mentre noi eravamo abituati al solo cantato della lead vocalist Daniela Barretta. I tappeti sonori sono sempre elettrizzanti in questa band che sa, a tratti, essere davvero tanto catchy. Una band piena di talento, una band che, solo in Italia poteva capitare, è sconosciuta ai più. Come si fa a non notare il loro talento da chilometri di distanza, il loro saper scegliere armonie e sonorità con tanta accuratezza con il fine di creare “paradisi artificiali” dove perderci, dove affogare i nostri sensi e perdere il contatto con la realtà di tutti i giorni.

Daniela Barretta è sempre superlativa e nell’ultima Leave a sign, title-track del disco, ci dimostra ancora una volta di possedere tanta qualità. Leave a Sign è il miglior pezzo del disco a nostro giudizio, un disco che sembra la “seconda stagione” di quello che avevano iniziato con “Release”. I Barmin sembrano una serie di Netflix, sono irresistibili come alcune serie della web tv più famosa al mondo. I Barmin sono da binge-listening per gli amanti di alcune sonorità synthpop/dreampop/electropop. Seguiteli e perdetevi nel loro mondo fantastico perfettamente congegnato.

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