Angerfish – UNBOUNDED

“Wishmaker”, opener del disco, ci mostra subito refrain hard rock tanto “ferrosi” su ritmica tanto robusta. Mi viene subito in mente qualcosa dei ZZ Top. Il groove ritmico è davvero irresistibile in alcuni passaggi. Da delirio come entra il solo verso la fine…”Give and receive” rincara la dose con una ritmica ed un riffing ancora tanto sbalorditivi. Elia Buzzetti come lead vocalist fa sentire tutto il suo peso specifico. Stupende alcune pause sonore che troviamo nel pezzo con seconde voci di supporto o senza cantato e con stupendi dialoghi strumentali. A tratti mi sembra ascoltare dei Mötley Crüe tanto tosti ed energici. Di “Lion’s roar” c’è uno splendido video su Youtube. Qui come altrove questi riffoni cadenzati alla Black Sabbath la fanno da padrone. Qui grande protagonista anche la chitarra di Enrico Lisè ed in alcuni passaggi “interlocutori” anche il basso di Alex Petrolini.

“Out of trouble” offre una sorta di diatriba tra lead vocalist, seconde voci e riffing: è davvero esaltante assistere alla fusione e all’armonizzazione del tutto. Come non fare caso pure ad alcuni passaggi della band che sfociano nell’heavy metal: è il caso di “Outbreak” che fornisce pure impressioni melodiche da grande ballad. Parole simili per “Hard hitting” che tiene fede al suo titolo come pure al sound complessivo della band.

“Your revenge” arriva con queste linee tanto morbide in esordio. Dopo l’esordio la canzone mostra sia tanta energia che variazioni tanto complesse ed entusiasmanti. Poi arriva “Wild girl” con questo “giro” di note tanto accattivante mentre “Beware” è una cavalcata sonora inarrestabile. “Rotten” termina il tutto con queste “zeppeliniane vibrazioni sonore” e con un groove ritmico sempre tanto importante. Da paura il solo di chitarra verso la fine.

Angerfish conferisce tanto lustro sia al metal che all’hard rock con un album davvero senza tregua per la nostra anima avida di pulsioni primigenie….