Aneurisma – Inside My Rage

Tutto comincia con la title-track “Inside My Rage” con queste sonorità grunge alla Melvins o Nirvana. Il refrain di chitarra crea tanto appeal e il ritmo è molto serrato ed arrembante. Antonio Orlando, lead vocalist della band, è davvero un fenomeno. Stupendo il bridge mentale dopo i 2 minuti. Finale apocalittico poi…”Come undone” ha dei chitarroni distorti stupefacenti e sonorità che mi fanno pensare a Filter. Il mood grunge è davvero sbalorditivo ed alcuni passaggi sono super-indovinati, soprattutto quei riff alla Tom Morello o alla Tony Iommi. Il climax verso la fine è una goduria ascoltarlo con scream in chiusura canzone e riff ridondante.

“Lost my way” si caratterizza per questo basso prorompente sul quale si innesta la chitarra in tremolo(il mio pensiero va all’esordio di “Like a Stone” di Audioslave). Poi arrivano ancora distorsioni, lo “sporco” che a noi tanto piace, quello sporco che abbiamo dentro e che non andrà mai via. Verso un minuto fraseggi di chitarra leggeri sembrano trasformare la canzone in una ballad. Luca Degl’ Innocenti al basso e Ettore Saluci alla batteria completano un trio da paura e queste parole le sto scrivendo ascoltando i passaggi finali di “Lost my way”, una delle migliori della serie…

Poi arriva “Shame” con altre note effettate con mood psych questa volta(stessa cosa si può dire per “Plastic Mask”, per il suo esordio). “Never Say” ha avuto un’anteprima nazionale del video su SpazioRock Magazine. Qui pensiamo tanto ai Nirvana, un pezzo sconvolgente, una cavalcata sonora inarrestabile. Un altro pezzo da 90 dell’album insomma. Anche qui arrivano note sgargianti… “Plastic Mask” come “Never Say” presenta un songwriting tanto indovinato, peculiarità che comunque caratterizza tutto il disco.

Grande il solo di chitarra di “Insanity”. RockonItalia ha presentato in anteprima questo pezzo. Pure in “Waste” note effettate con mood psych come in “Coma”. In “Waste” e “Coma” il climax improvviso ci schiaccia al muro.

Con “I don’t think I hate myself” siamo quasi alla fine con questo refrain che scandisce l’incedere della canzone che si apre in modo prima più soft e poi esplosivo. Miglior pezzo del disco, davvero intrigante….Nitro rappresenta un outro strumentale che sembra ribadire le sonorità essenziali della band.

Aneurisma è cattiva proprio come band, una cattiveria sonora invidiabile grazie anche al genere che fanno. Ma certamente non è per quello solo. Ogni tanto arrivano questi suoni “acidi” che ci lacerano l’anima o alcune performance vocali da urlo o ancora combinazioni che stupiscono. Per chi è cresciuto a pane e grunge sono la band perfetta da ascoltare, un miscuglio di distorsioni lancinanti da assorbire con metodica calma e meditazione….