Alfiero – Arancione

Il 25 giugno 2018 è uscito il primo album di Alfiero, dal titolo “Arancione”. 10 tracce autobiografiche che ripercorrono la vita del cantautore pontino. L’album è stato registrato presso il TendaRossa Studio di Elia Scandozza. Hanno suonato Igino Tucci le chitarre elettriche e classica, Alessandro Annarelli il basso, Elia Scandozza la batteria, Tiziano Tornesi le tastiere e Andrea Alfiero le chitarre acustiche e la tastiera in “Ogni cm”. System failure ha ascoltato “Arancione” e quelle che seguono sono le nostre considerazioni a riguardo.

L’opener “Riposa su di me” ci introduce subito al mondo sonoro ovattato di Alfiero. Il suo cantautorato è tanto incantevole e dall’afflato tanto dream pop: infatti, Tiziano Tornesi alle tastiere conferisce un tocco magico a questo pezzo. Come non apprezzare la bellezza sia del ritornello che del cantato di Andrea Alfiero, catalizzatore di tanta attenzione da parte dell’ascoltatore. “E’ arrivato Christian” ci dirige di più verso un alternative rock all’italiana(dai toni sempre tanto ovattati), quello di band come Afterhours, Verdena o Marlene Kuntz, per capirci. Bello l’assolo di chitarra verso la fine del pezzo.

“Elemento da non sottovalutare” è canzone che ci porta più dolcezza con i suoi connotati da ballad in riva al mare. “La casa di massimo boldi” ci fa pensare ai Lunapop di Cesare Cremonini: tanto esaltante come pezzo. “Alfredo” ci presenta arpeggi tanto delicati, canzone tanto intensa. “Ogni cm” ci presenta refrain tanto accattivanti oltre ad essere tanto descrittiva come le altre canzoni dell’artista.

“In generale”, come altre canzoni del disco, ci dimostra che voce e chitarra forse bastano, a volte, per lanciare un messaggio tanto incisivo. “Arancione”, poi, non è solo voce e chitarra ma anche suggestioni create ad arte con le tastiere. Un disco che beneficia di una buona produzione sonora e di un discreto songwriting come anche tanto appeal. Una più che buona vocalità e scrittura dei testi sono tra le migliori peculiarità del disco comunque. Non manca un certo brio come possiamo appurare con “Un anno in più”. Come non pensare pure a Battisti ascoltando il disco in questione. “Low cost” sembra una sorta di nenia o filastrocca che mira a conquistare il nostro cuore. La title-track “Arancione” è tanto toccante e penetrante con Andrea Alfiero che offre una prova di cantato splendida.

Lirico è l’aggettivo più opportuno per definire “Arancione”, un disco appassionato che mira a conquistarci con la forza della semplicità.