YOOP – Take Shelter

YOOP è un duo synthpop/new wave da Vicenza. Luca Sammartin e Valentina Sicco formano tale duo che, riguardo il sound che presenta, è per gli amanti di sonorità in stile CHVRCHES, Bat For Lashes e Cocteau Twins, giusto per fare qualche nome. Il 3 Novembre 2017 è in uscita il loro album dal titolo Take Shelter con Transient. System failure ha avuto il piacere di ascoltarlo e quelle che seguono sono le nostre considerazioni a riguardo.

YOOP in questo disco ha sperimentato davvero tanto: quanta ricercatezza sonora troviamo in Take Shelter, un album che stimola tanto la fantasia di chi è innamorato delle sonorità dream pop oltre a quelle su citate. Il cantato di Valentina Sicco è magnifico, è stupendo e spesso dona del magico alle canzoni di questa band.

YOOP spesso ci offre tappeti sonori ambient ampi, intensi, profondi, tappeti sonori che portano la nostra mente a viaggiare in dimensioni eteree. Se prendiamo come esempio l’opener Blow, canzone che ci fa pensare ad M83, qui le aurore sonore made in YOOP sono strabilianti e ci trapassano il petto per la loro intensità.

Rainbow ci porta la mente ai già citati CHVRCHES: qui il beat new wave si sposa in modo stupendo con i tappeti sonori ambient. Con Staircase il “dream pop melanconico” di YOOP si fa tanto interessante ed emozionante e il cantato di Valentina Sicco tanto penetrante ed ammaliante. Loose cannon fa pensare ad alcune canzoni di The Cranberries per alcuni suoi passaggi.

Ma è con Quazar che raggiungiamo una delle vette dell’album, una canzone che sembra unire Radiohead e Muse. Fantastica l’ascesa fino a quasi metà canzone e poi l’esplosione in rock elettronico che toglie il fiato. Merita sicuramente di essere messa in risalto anche l’ansiogena The ruins che fa venire le palpitazioni. Anche qui un’esplosione dopo un minuto e mezzo circa con un beat tanto magnetico e pulsante e delle suggestioni sonore alla Depeche Mode. Altre sonorità alla Muse in TWBB. E anche qui tanta malinconia espressa sotto forma di onde sonore.

Allora, giudizio complessivo su Take Shelter. E’ un disco che supera anche se di poco il 7 per alcune canzoni che non destano tanta attenzione. Se i nostri si fossero limitati alle canzoni che abbiamo citato allora questo album sarebbe proprio “manna dal cielo” per gli amanti di alcune sonorità elettroniche. Invece, se pensiamo a Quazar o The ruins allora il cuore comincia a battere forte e ci viene da innamorarci perdutamente di questa band. Siamo sicuri che per il futuro gli YOOP sforneranno un album “capolavoro” che ci farà trepidare ancora tanto dopo le tante emozioni che ci hanno fatto provare con Take Shelter