Niamh – Corax

Oggi parliamo di una band di Vercelli dal nome Niamh, una band dal sound d’impatto ed energico. I Niamh sono una band neonata. Ma neonata per modo di dire. Infatti tutti i membri dei Niamh hanno una carriera musicale quasi unica nell’ambiente metal-Hardcore. Mateja parte della sezione ritmica degli Indigesti, storica punk band italiana, con la quale suona in tutta Italia ed oltreconfine, mentre Bellix ne ha fatto parte solo in passato. Mike invece anche cantante degli Arcadia, da anni una delle band più famose e dal curriculum più ricco della penisola (hanno suonato con Iron Maiden, Megadeth, Six Feet Under, Mnemic ed altri mostri sacri, condividendo i palchi di mezzo mondo).
Tommy invece ha fatto parte degli Arcadia, in passato crescendo con loro passo dopo passo. Qui parliamo del loro disco dal nome Corax. System failure lo ha ascoltato con estrema attenzione e quelle che seguono sono le nostre considerazioni a riguardo.

Il disco parte con Putting the fun in FUNeral, canzone che comincia prima con dei riff taglienti seguiti poi da atmosfere gothic. Poi riprendono i riff ed entra un growl imponente. Poi arriva un cantato più melodico. Le sonorità che ascoltiamo ci fanno pensare a Deftones, sonorità tra alternative metal e nu metal. Lo schema riff-atmosfere gothic-growl-cantato in clean si ripete ancora. La canzone si avvia verso la fine con una ritmica che diventa più veloce e con un’altra parte gothic. Quindi, canzone strutturata molto bene con tanto appeal sia per le parti gothic che per i portentosi riff.

The WOW effect ci porta altre parti oscure che oltre ai Deftones fanno pensare anche ai A Perfect Circle. L’abisso made in Niamh è proprio ammaliante. Il cantato del vocalist è opportuno a renderlo in questo modo. Queste parole sono dettate dall’ascolto della parte centrale della canzone o quasi. Qui i riff sono molto più ruvidi di quelli della canzone precedente. Il cantato davvero profondo. The WOW effect è tra le migliori “intuizioni” del disco in questione.

Eat. Pray. Kill. è veloce e turbolenta e mira a scuotere la nostra attenzione con l’intensità dei growl oltre che con il suo dinamismo. Qui pensiamo ai Rage against the machine per alcuni passaggi. Poi arriva Mrs. Fletcher’s relatives con le sue parti electro che non sono affatto superflue in questo disco. Anzi rendono il sound della band composito, vario, estremamente interessante. Anche le parti electro ci portano altre atmosfere gothic.

Con My Antichrist Anaemia, dopo l’intro electro, arriva altra velocità e turbolenza oltre a tanta potenza ed intensità sonora. Di certo ascoltando questa band vengono in mente anche i Slipknot e i Korn di alcune canzoni oltre ai nomi già citati. La ritmica, dopo i due minuti, in un passaggio, è particolarmente indiavolata.

The voices made me do it tira fuori tanto temperamento e personalità di questa band. I refrain presenti in questo pezzo sono proprio stupendi. Da trafiggere il petto. Il miglior pezzo a nostro giudizio in questo disco. Anche qui altre ritmiche indiavolate.

Con Paracetamolotov ci avviamo verso la fine del disco. Qui c’è uno scream particolarmente lacerante accompagnato talvolta da una parte gothic fosca e piena di melodia. Il disco si chiude con la cover di Maniac(Flashdance). Tale canzone/riscrittura sembra mettere il sigillo a questo disco plumbeo ed intrigante. Niente male davvero la Maniac dei Niamh: saltellante e pimpante.

Niamh ci ha colpito con le sue sonorità tra alternative metal e nu metal, sonorità affini a quelle delle band sopra citate, sonorità reinterpretate e fatte proprie con un piglio alquanto originale. L’oscurità cupa ed ammaliante di questa band ci ha rubato il cuore, ci ha fatto trepidare non poco. Consigliamo con tanto ardore Corax ai nostri lettori assetati di alternative metal fatto davvero con tanta maestria, alternative metal stupendo per le orecchie che lo sanno apprezzare ed amare alla follia! Voto per questo album: 84/100.