>>Intervista per Killer4

1)Benvenuti su System failure! Provate a raccontarci la vostra storia…

Beh la nostra storia in fondo è abbastanza breve in quanto ci siamo conosciuti e suoniamo insieme da poco più di un anno, ma è comunque intensa. All’inizio eravamo io (Alessio basso) e Roberto (chitarra). Ci siamo conosciuti sul web ed abbiamo iniziato a creare qualche idea assieme già nell’estate del 2015. Al tempo medesimo cercavamo un cantante ed un batterista e, sempre tramite il web, abbiamo conosciuto Russell (batteria) e Dario (voce) che si sono uniti al gruppo. Da lì è partita la nostra cavalcata che attraverso il corso del 2016 ci ha visto registrare un ep di 5 pezzi (Killer4 omonimo), firmare per una label (Sliptrick Records) e suonare una ventina di date live (da giugno a dicembre) compreso un mini-tour in Lettonia.

2)Potete parlarci del vostro background musicale?

Ognuno di noi ha il suo background personale che si è sviluppato nel corso degli anni: Roberto è sicuramente più devoto al Punk-Rock, Dario ha ascoltato e fatto suo il grunge dei 90’s, Russell è un Rage Against the Machine fan mentre Alessio proviene da post-punk, new-wave ecc…Tutto questo ha dato origine al Killer4 sound che prende spunto da tante influenze per poi confluire in un suono molto personale pur potendolo accostare a grunge e post-grunge anche se non mancano certe influenze hard-rock e di altri generi.

3)Cosa troviamo nel vostro disco omonimo già recensito su System Failure. Di cosa parlano le vostre canzoni?

I testi a parte Borderline Girl li scrive Dario. Spesso hanno come tematica storie d’amore e di sofferenza. Potrebbero a primo acchito sembrare piuttosto tristi e rabbiosi, ma in realtà sono intrisi di speranza per il futuro.

4)Come è stato registrare questo disco? Avete trovato delle difficoltà?

Innanzitutto è stata un’esperienza assolutamente eccitante. Problematiche particolari non ce ne sono state, abbiamo fatto insieme al nostro sound-engineer Riccardo “Ric” Demarosi alcune scelte già in fase di pre-produzione. Il disco pur essendo stato registrato traccia per traccia e strumento per strumento mantiene volutamente un sound piuttosto grezzo all’ascolto quasi da “presa diretta”. Questo proprio per esaltare le doti del genere che suoniamo che alla fine è molto “rough and raw”.

5)Quale è la canzone di questo disco di cui siete proprio fieri?

Posto che il disco ci piace e ci soddisfa anche qui ognuno ha le sue preferenze: Roberto ama di più “Stretch out your hand to me” mentre Dario vota “Borderline Girl”, più ruvida e veloce. La ritmica marcata fa optare Russell per “The Pain Inside” mentre Alessio preferisce le cupe atmosfere quasi post-metal di “Release Me”.

6)Quanto è importante trasmettere emozioni e sensazioni al proprio pubblico?

Proporre la propria musica dal vivo è il logico sbocco che ogni band dovrebbe avere dopo aver fatto un disco. Ed è fondamentale farsi valutare live perché è lì il vero termometro di gradimento. Detto questo noi abbiamo un sound piuttosto ruvido e cerchiamo di riproporlo live marcandolo maggiormente. La sensazione che vorremmo trasmettere è quella di essere investiti da una botta in faccia…Qualcosa che ti faccia dire: ma quanto spaccano questi ?

7)Dove vi vedete fra 5 anni? Quale è la vostra massima aspirazione come band?

Questa è una bella domanda…Abbiamo appena iniziato e le idee sono tante. Sicuramente siamo molto determinati e lavoriamo per obiettivi cercando di raggiungerli step by step. Tra cinque anni non so, ma sicuramente nel nostro piccolo c’è una volontà profonda di emergere e migliorarsi giorno dopo giorno sotto tutti gli aspetti, dalla composizione, alle liriche, alla tecnica, alla presenza sul palco, al lato advertising e promozionale.

8)Quanto tempo provate a settimana? Riuscite a bilanciare la vostra vita con la vostra carriera artistica?

Precisiamo che non siamo musicisti professionisti (magari lo fossimo) ma dedichiamo comunque un tempo importante al progetto Killer4 non solo in termini di prove (che sono costanti tutte le settimane almeno una volta) ma anche relativamente è tutto ciò che è la parte non strettamente musicale: promozione, contatti con la label, social, ricerche date live ecc…

9)Il festival o il paese europeo o extra-europeo dove vi piacerebbe suonare?

A settembre siamo stati in Lettonia per un mini-tour di tre giorni e possiamo assicurare che all’estero (ed in particolare nei paesi est europei) l’attenzione e la ricettività sulla musica originale (no cover) e riguardo al rock in particolare è molto alta. Quindi ci piacerebbe sicuramente fare qualche altro giro al di fuori dei confini nazionali. Germania, Olanda, Svizzera, Austria, Rep. Ceca, Polonia sono sicuramente interessanti, ma non facciamo preclusioni a nessun paese, tutto sta ad organizzarsi.

10)Per finire, un appello a tutti i lettori di System failure…

A fine novembre è uscito il nostro ep omonimo ed è disponibile sia in versione digitale sulle maggiori piattaforme web (Deezer, Itunes, Spotify, Amazon ecc…) sia in CD (ed in questo caso per averlo potete scrivere direttamente un messaggio alla nostra pagina facebook: www.facebook.com/killerfour)

Fatevi un regalo di Natale e supportate la musica originale !