Flynn Effect – Obsidian

Oggi vi presentiamo una band heavy rock/alternative rock/gothic metal dal nome Flynn Effect. La band è formata da Tomina Vincent (vocals), Jesse Higginson (guitars), James Laurie (drums) e Matt Cuff (bass). Come leggiamo dalla loro pagina facebook, “se Rammstein e Lacuna Coil avessero un figlio si chiamerebbe Flynn Effect”. Qui parliamo del loro disco in uscita in Agosto dal titolo Obsidian. System failure lo ha ascoltato e quelle che seguono sono le nostre considerazioni a riguardo.

Il disco comincia con la scatenata All for love dove troviamo la presenza di elettronica ad accompagnare lo stupendo cantato della lead vocalist Tomina Vincent, una delle colonne portanti di questa band. Con questa canzone pensiamo a The Dirty Youth, Lacuna Coil e a Paramore per la commistione tra alternative rock, emo rock e gothic metal.

Poi arriva Fade che parte in modo prima morbido e poi solenne. Poi la canzone mostra i suoi artigli aprendosi in modo prodigioso. Alcuni “passaggi” di Tomina Vincent ci fanno pensare a Lacey Sturm oltre che a Cristina Scabbia dei Lacuna Coil. Chitarra, basso e batteria sostengono il cantato della lead vocalist come una possente impalcatura.

Eastwood blues ci porta altri passaggi gothic metal stupendi che esaltano il cantato di Tomina Vincent. Non mancano sferzate heavy metal in questa canzone. La musica di Flynn Effect è spesso poderosa e le sezioni ritmiche sono in alcuni passaggi travolgenti.

Anche Gone comincia in modo soffice e vellutato. Poi la canzone ti travolge come un tornado e ti porta nell’abisso in stile Flynn Effect. Qui, come altrove pensiamo anche ad Evanescence. Qui, come altrove pensiamo che la musica di questa band è anche tanto emozionale.

Con Tremors arrivano impressioni sonore symphonic metal per creare una sorta di paesaggio sonoro gotico e trascendente. Poi ecco altre sferzate heavy metal già ascoltate in precedenza. Qui pensiamo a band come Nightwish, Epica e Within Temptation. Poi, abbiamo la cover di Talk dei Coldplay la quale ci porta sonorità diverse rispetto alla canzone precedente: qui siamo più nell’ambito pop rock.

Con The darkest hour torniamo di nuovo a sonorità potenti e vigorose. Qui pensiamo ai Lacuna Coil: i “padri” del gothic metal hanno tanta influenza sulla musica di Flynn Effect. Dopo la lenta The fight, una canzone che fa sciogliere il cuore, arriva Give in to me e qui torniamo a pensare a Lacey Sturm. A metà canzone c’è la solita parentesi gothic tanto fiabesca ed ammaliante. Il tutto si chiude con Never let me go, altra canzone lenta che si apre verso la fine con scariche strepitose.

La musica di Flynn Effect ha un sapore decadente e lussurioso e il suo sound risulta tanto ammaliante. In alcuni passaggi, ascoltandoli, sembra di essere coinvolti in una sorta di danza tribale dal sapore ancestrale.