>>Captain Mantell – Dirty White King

Con Dirty White King, il sesto album, i Captain Mantell raccontano una storia di ribellione estrema che conduce ad estreme conseguenze. Quella di una persona qualunque che prende una decisione, la porta a compimento e ne paga il prezzo. Una storia senza tempo e senza connotazioni geografiche, sempre valida, raccontata attraverso i pensieri e le emozioni dei suoi protagonisti nella quale un metaforico regnante viene ucciso e il regicida viene braccato fino alla morte. E il cerchio si chiude per ricominciare da capo senza che nulla sia cambiato… forse.

La musica che accompagna, o meglio sovrasta il racconto alla base di Dirty White King, é potente, tagliente, ossessiva e spesso tetra ma con momenti in cui sembra che l’orizzonte non sia così buio. Suoni di sassofono e chitarra registrati con tecniche estreme, ritmiche irregolari, melodie accattivanti ma mai scontate e l’inserimento di un ricercato soundscape proiettano l’ascoltatore all’interno di un’esperienza quasi cinematografica.

System failure ha ascoltato Dirty White King e queste che seguono sono le nostre impressioni a caldo. Dirty White King presenta un alternative metal “cazzuto” e darkeggiante che fa pensare a band come Soundgarden, Mastodon, Audioslave, Velvet Revolver, Alice in Chains, Burning Brides e il Tony Iommi di Iommi(2000).

Il sound di questa band è graffiante, è strepitoso in alcuni passaggi e non sfigura accanto ai nomi appena accennati. Le atmosfere oscure che spesso ascoltiamo in Dirty White King, le bordate sonore ruggenti e il cantato spesso straziante ci fanno capire che siamo anche in territorio grunge. Non mancano dei passaggi che fanno pensare anche ai Led Zeppelin e a sonorità di qualche decennio fa. Non mancano nemmeno dei passaggi alquanto evocativi e profondi in questo disco che definire stupendo sembra poco.

Dirty White King non può che esaltare gli amanti del dirty sound, dirty sound spesso “osannato” su questa webzine con le nostre classiche “apologie dello sporco”. E qui lo “sporco” ti prende l’anima e il corpo come può fare una bestia inferocita. La “bestia” dal nome Captain Mantell ti assale, ti sconquassa, ti cambia l’esistenza con le sue sferzate laceranti e taglienti come gli artigli della tigre.

L’inferno sonoro in stile alternative metal che ci presenta Dirty White King lo aspettavamo da tempo…Non è mai capitato su System failure un sound alternative metal così deciso, risoluto, di impatto, un sound capace di farti saltare in auto e di farti urlare fuori dal finestrino…Allora ascoltate i Captain Mantell come abbiamo fatto noi ed esaltatevi con le loro note piene di furore e di tanta energia vibrante.

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