Aftermath – Ataraxia

Emanuele Gugliotta(Lead Vocals), Davide Scognamiglio(Guitars, back vocals), Marco Sica(Electric Bass) e Valerio Fatalò(Drums) sono gli Aftermath, band alternative metal di Napoli. La band si presenta con un sound massiccio, furioso e passionale che pone le radici nel post grunge e nel nu metal di fine anni 90 e che, in certi casi, lascia anche spazio alla sperimentazione verso orizzonti più moderni. Qui parliamo del loro EP dal titolo Ataraxia, EP che System failure ha ascoltato con attenzione.

Questa band presenta un sound con sonorità che fanno pensare a band come Alice In Chains, Soundgarden e Mastodon. La prima cosa che salta agli occhi ascoltando questo EP è che gli Aftermath offrono un sound abissale, oscuro. Il loro è un alternative metal a tratti davvero dark. In Clockmaker il cantato di Emanuele Gugliotta viene accompagnato sporadicamente da quello di Davide Scognamiglio, un growl che fa pensare al cantante dei Korn. In questa band poi non mancano impressioni sonore depressive rock(in stile Katatonia per intenderci) e queste parole sono dettate ancora dall’ascolto dell’appena citata Clockmaker dove ammiriamo anche un assolo entusiasmante.

Careless Pride è nel solco di Clockmaker e qui il cantato di Emanuele Gugliotta attira molta attenzione su di sé per il suo carisma e la sua splendida impostazione. Le sonorità alternative metal che ascoltiamo in questa canzone sono magnifiche e per gli amanti del genere deve essere proprio una goduria ascoltarle. È assolutamente gratificante scendere nell’abisso in stile Aftermath, abisso dove provare una dissoluzione inebriante e, allo stesso tempo, piena di tormento.

Grey snow comincia in modo morbido e vellutato con un cantato e suggestioni molto evocative. Poi la canzone si apre e si distende in modo stupendo abbracciandoci con le sue sonorità. Emanuele Gugliotta ci assale con il suo cantato e le evoluzioni sonore e le ritmiche che ascoltiamo creano come una sorta di atmosfera da rito ancestrale.

Aftermath ha imparato alla perfezione la lezione dei mostri sacri dell’alternative metal su nominati. E ha fatto qualcosa in più: ha arricchito quelle sonorità con colori dark di un fascino coinvolgente. Inoltre, le impressioni depressive rock che troviamo qua e là impreziosiscono il tutto rendendolo un prodotto musicale estremamente interessante.